Il nuovo edificio è pensato come elemento di nuova centralità pubblica nell’ambito della ricostruzione di Reggiolo, luogo di attrazione e di aggregazione giovanile. Il progetto si è sviluppato intorno all’idea di comunità che ritrova i suoi valori aggregativi negli spazi aperti e di incontro. Il programma si organizza secondo due zone: a ovest la parte più pubblica e a est quella più privata. Le due zone sono in continuità, senza interruzioni, tuttavia i flussi vengono razionalizzati e si riducono le interferenze. Il nuovo complesso si costruisce intorno a tre materiali: il corten, il vetro e l’intonaco bianco. Il registro cromatico e materico è leggibile all’interno e all’esterno, senza soluzione di continuità ed è richiamato dagli elementi verdi presenti nello spazio raccolto dei chiostri. Le ampie vetrate massimizzano l’ingresso della luce nelle varie stanze, dando corpo e valorizzando una trasparenza visiva che permette di leggere la sequenza delle corti fino ai campi sportivi. La copertura inclinata a compluvium è realizzata interamente con struttura in legno, visibile in tutti gli spazi del primo piano.
Crediti fotografici: Andrea Martiradonna