Il complesso ospita piuttosto 300 autobus e 800 autisti, ogni giorno, attraversano la costruzione insieme al personale amministrativo che gestisce il centro.
Il grande contenitore diviene una successione flessibile di scatole, di ambienti adeguati ai differenti utilizzi richiesti dalla società di trasporto pubblica RATP.
Localizzato nella cittadina di Thiais, a poca distanza dal centro di Parigi, il sito è tramutato in un parco infrastrutturale, racchiuso entro un vasto monolite in calcestruzzo, uniforme e fluido, la cui costruzione inizia con la deformazione stessa del terreno. Il suolo si tramuta in una superficie di cemento, incurvata e distorta al fine di raccordarsi perfettamente con i prospetti del corpo di fabbrica: una sorta di foglio continuo, di pelle duttile studiata per rispondere alle più sofisticate necessità formali.
Informalità e riconoscibilità della struttura, densità, precisione, assenza di riferimenti scalari sono i parametri richiesti al rivestimento che garantisce una consequenzialità tanto con il piano strada quanto con la copertura, non fissando né un punto di inizio né una fine.
L'edificio, di forte impatto industriale e caratterizzato da una planimetria quadrata di 35 x 35 metri sviluppata su due livelli, appare con i bordi arrotondati: l’involucro nasconde un programma composito che viene manifestato grazie ad alcune sottrazioni volumetriche, quasi tagli chirurgici denunciati da un rivestimento in vetro colorato.
La sottile crosta di cemento, interrotta dalle incisioni e dalle detrazioni materiche, sviluppa, inoltre, un requisito fortemente dinamico grazie ai rilievi effetto optical impressi nelle lastre prefabbricate: la tridimensionalità dei pannelli è raggiunta grazie alle sporgenze circolari di 24 mm di diametro e 7 mm di spessore, poste ad una distanza di 12 mm l’una dall’altra.
Come una specie di Lego a grande scale, il centro direzionale e stazione per gli autobus RATP è un modello artificiale del paesaggio di Thiais.
Crediti fotografici: Philippe Ruault, Benoit Fougeirol