Il programma funzionale, estremamente complesso, presentato dal cliente, è stato affrontato con una pianta distributiva randomizzata che ha generato una naturale flessibilità e adeguatezza degli spazi: al massimo della complessità funzionale ha corrisposto il massimo della flessibilità progettuale.
All’interno del capannone tutte le attività di ricerca sono distinte in volumi separati e disposte secondo la propria funzione.
I volumi definiscono un sistema connettivo estremamente fluido e funzionale ed essendo caratterizzati da altezza, proporzioni e colori differenti generano un paesaggio mutevole.
I volumi funzionali non sono semplicemente separati, la loro prossimità o distanza definisce un rapporto spaziale preciso, realizzando una micro-urbanizzazione.
La facciata esterna costituisce il primo stralcio di un piano di rifacimento generale di tutti i prospetti dei capannoni produttivi di MTA. La nuova pelle è realizzata mediante un sistema modulare in facciata continua semi strutturale.
Crediti fotografici: Marcela Grassi