La realizzazione di questo grosso volume, caratterizzato da una ricerca funzionale, della forma e dei materiali, completa il ridisegno dello sky-lire del fronte marittimo, iniziato con la riqualificazione della struttura assistenziale e proseguito con l’edificazione del corpo di fabbrica destinato alla didattica.
La divisione funzionale del complesso si articola in tre edifici: quello assistenziale, quello universitario e, infine, la nuova costruzione dell’edificio che ospiterà la ricerca.
Planimetricamente l’edificio presenta una forma ellittica, con una dimensione degli assi di 117 e 74 metri, mentre in altezza si sviluppa su 2 interrati, 1 seminterrato, il piano terreno e 7 livelli, più due sottotetti per gli impianti.
Il livello -2 dispone di un parcheggio di 158 posti e di un centro polisportivo di 1.751 mq.
Il livello -1 ospita un parcheggio di uso pubblico dotato di altri 154 posti auto.
Il seminterrato dispone, invece, di un’area di servizi tecnici centrali dell’edificio e di un’area di servizi di appoggio ai laboratori, come i magazzini generali, lo stabulario, le celle frigo, il ricevimento delle merci. Si accede a tutti questi servizi dall’esterno attraverso un patio che, allo stesso tempo, serve da ingresso alle aree di approvvigionamento dell’edificio dell’Hospital del Mar e dell’edificio della didattica.
Gli accessi principali sono collocati al piano terreno così come la zona dedicata alle reception delle diverse istituzioni, oltre ad un’area di attività commerciali e di ristoro.
Dal piano 1 al piano 7 sono ubicati gli spazi destinati alle attività di ricerca e gli uffici. Dall’analisi del piano funzionale è nata la constatazione che lo spazio destinato a tuffi i laboratori copriva una superficie pari complessivamente al 40%; da qui la scelta di realizzare ambienti a doppia altezza, anziché in tutta la superficie dell’edificio (che avrebbe fatto lievitare considerevolmente i costi), soltanto lungo la fascia laterale dell’edificio; nei piani pari, negli spazi al di sopra dei laboratori sono stati collocati gli impianti, consentendo in tal modo una maggiore flessibilità dell’edificio per eventuali successive modifiche. Gli impianti centralizzati sono stati ubicati nei piani alti.
La scelta progettuale di una forma ellittica e troncoconica del corpo di fabbrica è scaturita dalla necessità di adattare un edificio di grandi dimensioni, sia in pianta che in altezza, a un terreno ristretto, di forma sensibilmente irregolare.
La volumetria gradonata verso il mare permette l’ubicazione in copertura di pannelli solari per la produzione di acqua calda e di elettricità.
II rivestimento dell’edificio è costituito da diverse membrane: la più esterna in legno naturale, traforata, leggera, staccata dal suolo, sia per togliere peso a un edificio che, per la sua compattezza, si sarebbe presentato dimensionalmente importante ma, allo stesso tempo, per consentire il controllo del soleggiamento; la seconda ‘pellè in cristallo, protetta con brise-soleil che consentiranno sia il controllo luminoso che energetico all’edificio, di modo che si possa disporre in ogni momento della giornata delle migliori condizioni di lavoro e del massimo profitto energetico al suo interno, oltre che permettere il controllo visivo degli esperimenti che si realizzano al suo interno.
Crediti fotografici: Pinearq