Il Centro di Ingegneria Virtuale si caratterizza per il nuovo approccio al tema dell’office design che i progettisti hanno voluto immaginare come un prototipo di architettura in grado di creare una nuova concezione del luogo di lavoro e di stimolare nuove modalità di sviluppo.
L’elemento chiave del progetto è stata la comunicazione: gli uffici, infatti, sono stati concepiti creando tra loro una connessione visiva e incorporano spazi flessibili per meeting improvvisati o postazioni lavoro condivise mentre gli spazi di ricerca e quelli aperti al pubblico sono stati intrecciati attraverso itinerari scenografici che si snodano lungo l’edificio.
Gli elementi costruttivi e di design sono integrati in una struttura coerente in cui la geometria delle piante, composta di elementi curvi e retti, si fonde all’andamento della facciata a dente di sega, creando l’effetto di una superficie in continua trasformazione.
Gli aspetti sostenibili dell’edificio partono dalla forma arrotondata dell’edificio che permette, a parità di volumetria di un edificio rettangolare, un risparmio di suolo del 7% e che contribuisce a definire il carattere di sostenibilità dell’edificio.
Per l’edificio sono stati utilizzati materiali a bassa che necessitano di una bassa manutenzione, separabili e riciclabili. La superficie vetrata, realizzata con nastri orizzontali vetrati la cui superficie è stata contenuta al 32%, permette la ventilazione naturale degli ambienti in modo diretto grazie alle finestre apribili mentre soffitti senza architravi consentono alla luce solare di penetrare all’interno riducendo la necessità di illuminazione artificiale e massimizzando l’apporto di calore invernale.
La struttura portante è in parte costituita da solai realizzati con il sistema bubble deck che permette di ottenere uno spazio libero dalle colonne di sostegno.
Crediti fotografici: Christian Richters.