Il progetto, firmato da Pietro Carlo Pellegrini Architetto, ha previsto la realizzazione di due unità edilizie con diversa destinazione: una a civile abitazione, l’altra a laboratorio artigianale per la lavorazione del miele, del succo di mela, uva, etc.
Con questi presupposti si è voluto progettare due corpi di fabbrica distinti, ma uniti da una passerella che collega l’abitazione a una terrazza con pergolato a coronamento del laboratorio, richiamando così alla memoria quei percorsi ottocenteschi che collegavano i giardini pensili alle dimore padronali.
Il materiale usato per la loro costruzione è il mattone a faccia vista fatto a mano. I cornicioni di gronda sono realizzati con blocchi speciali in travertino di Rapolano mentre le pareti interne e i soffitti sono in legno di acero. La parte basamentale è costituita da mezzane, così come il corpo dei servizi, l’unico volume che interrompe la regolare planimetria.
Crediti fotografici: Pietro Carlo Pellegrini Architetto