Lo storico complesso progettato da Arnaldo Foschini negli anni Venti per ospitare gli orfani di guerra, parzialmente distrutto e reso inagibile dal sisma del 2016, è inserito nell’Accordo Programmatico tra Diocesi di Rieti, Istituto Don Minozzi, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione delle aree terremotate, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Lazio e Comune di Amatrice, che prevede il suo riuso e la riattivazione delle sue funzioni.
L’iniziativa rientra nel progetto Casa del Futuro – Laudato si’ che si ispira all’omonima enciclica di Papa Francesco e ne realizza il concetto cardine di Ecologia Integrale che promuove la realizzazione di luoghi di ospitalità, ricerca, formazione e promozione delle risorse del territorio legate alla sostenibilità e alla produzione agroalimentare.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo complesso ispirato al precedente impianto, di cui riprende l’asse generatore centrale che si allinea alla Torre Civica su Corso Umberto I, e l’assetto generale dei corpi di fabbrica dai quali si origina un sistema di corti e porticati. Dello storico impianto verranno recuperate alcune porzioni e la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Al suo interno sarà strutturato in quattro macro-aree funzionali che ospiteranno un’area centrale assistenziale, in omaggio alla spiccata vocazione sociale dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, un’area amministrativa e un polo museale, un’area dedicata alla formazione dei giovani e un’area deputata alla ricerca e all’innovazione.
La struttura si prepara dunque a essere un luogo di accoglienza e formazione aperto alle nuove generazioni, vere protagoniste della ricostruzione che potranno tornare a vivere e a lavorare nella loro terra oggi gravemente compromessa dal terremoto.
Infine, particolare attenzione sarà riposta nella progettazione che impiegherà avanzate tecnologie antisismiche in considerazione dell’area geografica ad alto rischio come delle prestazioni di tutti i materiali impiegati.
Crediti fotografici: Stefano Boeri Architetti