La scelta di dividere il volume dell’edificio in due parti, di cui una interrata, come una sorta di negativo, nasce dall’esigenza di distribuire al meglio i grandi ambienti interni.
Nella parte inferiore sono state integrate le aree tecniche e i servizi, mentre in quella superiore si trovano le aree “sociali”, organizzate attorno a un cortile centrale, e le camere da letto, disposte intorno a un secondo patio privato.
La dialettica tra le sue parti, quella aperta alla luce e al panorama e quella intima e riflessiva, esalta la dicotomia dell’edificio in un gioco di luci e ombre.
Crediti fotografici: Fernando Guerra