L’intervento si inserisce nel più ampio progetto previsto per il 2021, Monte da Charneca Center, un rifugio non solo spirituale ma anche turistico, costituito da un villaggio agricolo in abbandono e rovina composto a sua volta da sette case tipiche restaurate nel corso degli ultimi trent’anni a cui si aggiungono altri 7 ettari di terreno in cui verranno realizzati edifici residenziali e strutture destinate a rivitalizzare le attività agricole tradizionali e ad accogliere i visitatori, tutti accomunati da uno stile architettonico coerente con il contesto.
La particolarità dell’iniziativa, concepita e finanziata da una coppia svizzero-americana trasferitasi nella regione portoghese a metà degli anni ’80, risiede nella sua capacità di essere autosufficiente: il progetto, infatti, avrà il suo approvvigionamento idrico e colmerà il suo fabbisogno energetico tramite l’energia solare.
Seguendo questi principi, la Capela do Monte si costituisce non solo come punto di riferimento del progetto, situata nel punto più alto alto dell’area, ma anche come prima nuova realizzazione autosufficiente del complesso: l’edificio è stato progettato senza elettricità, calore o acqua corrente, facendo esclusivamente affidamento sulla ventilazione naturale e sulle proprietà dei materiali accuratamente selezionati e impiegati. Le sue spesse pareti sono realizzate in mattoni forati, rivestiti internamente ed esternamente da una pietra calcarea.
Accessibile da un unico sentiero, la cappella si presenta come un volume rettangolare a un unico piano, sviluppato su una pianta di 10,34x6,34 metri, caratterizzata da una facciata a “U”, che si apre verso una terrazza appoggiata al pendio della collina.
Un’apertura della copertura permette alla luce di illuminare il primo ambiente interno della cappella, una sorta di hall d’ingresso all’aperto arricchita da tre murales piastrellati raffiguranti la vita di Gesù realizzati a partire da disegni dello stesso Siza dall’artista e produttore di azulejos, Viúva Lamego.
Siza ha progettato anche gli interni della cappella, estremamente minimalisti, dove trovano posto anche qui superficie piastrellate, questa volta senza trattamenti, e arredi in legno, anch’essi realizzati dall’architetto, esaltati da una palette cromatica chiara e luminosa.
Crediti fotografici: João Morgado