L'intervento sorge in un'ex area industriale di dodici ettari. Il progetto si configura in modo unitario e complesso, dove convivono varie attività e funzioni, analogamente a quanto succedeva in una città del passato. Si visita il luogo, si può sostare nel parco ed entrare nell’area commerciale. Durante il giorno convegni e seminari, la sera spettacoli per più di 1.000 persone. Una grande copertura, sostenuta da travi in lamellare di abete e tiranti in acciaio, riprende la trama dei vigneti circostanti. Si estende per più di tre ettari fino ad appoggiarsi su un “argine artificiale” in acciaio e vetro che delimita il bordo lungo del lotto. In un angolo, quattro grandi scatole in lamiera di alluminio fuoriescono dal terreno. Scale e passerelle in acciaio innervano tutto il complesso, connettendo tra loro le varie lavorazioni ospitate nelle due cantine. Un elemento che caratterizza il progetto è la simbiosi in cui vivono i materiali più innovativi con i materiali da costruzione tradizionali: il legno lamellare e l’alluminio accompagnati alle travi metalliche, il tutto poggiante su calcestruzzo armato ad armatura lenta e precompresso.
Le ampie superfici di impalcato, a divisione del piano interrato dal piano sopra terra, con sovraccarichi elevati e luci notevoli, sono state rese possibili con l’utilizzo di travi PAV.
Crediti fotografici: Cecchetto & Associati