CAMPUS RETI -

UNA SINTESI DI INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E AMORE PER L’ARTE.
Un headquarter atipico che, affondando radici nel passato, si proietta nel futuro Campus Reti, dal 2016 sede di Reti S.p.A., società benefit e B Corp quotata su AIM Italia e tra i principali player dell’IT Consulting, è un progetto che unisce futuro ed innovazione ai valori del passato, iniziato nel 2013 con la prima acquisizione e che tuttora continua a crescere e ad evolversi.
Si trova a Busto Arsizio, nel cuore di una delle aree più produttive della Lombardia, in posizione strategica rispetto al centro cittadino e alla stazione, e nasce da una riqualificazione e valorizzazione di un precedente insediamento industriale adiacente a quello che era l’headquarter di Reti dal 2007.
La struttura industriale, un ex-cotonificio, è stata rigenerata con l’obiettivo di offrire all’azienda spazi nuovi e innovativi per crescere, professionalmente e umanamente, e favorire l’incontro e il lavoro di qualità. Gli spazi, modellati sulla particolare visione del fondatore Bruno Paneghini, oggi Presidente e Amministratore Delegato di Reti, accolgono anche una parte della Collezione Paneghini d’arte contemporanea creando una felice unione tra la tensione all’innovazione e quella per l’evento e la contemplazione artistica in una cornice tutta sostenibile.

Il Progetto
Campus Reti si articola in 6 edifici principali, tutti parte dell’ex-cotonificio, che si sviluppano da est a ovest oltre alla villa d’epoca e a una storica foresteria ricavata da una casa operaia di inizio Novecento, per una superficie complessiva di 20mila mq circa.
Reti, consapevole da sempre della necessità di ridurre l’impatto delle attività sull’ambiente, ha progettato il Campus con l’intento di evitare nuova cementificazione, riqualificando aree esistenti abbandonate. Emerge così la volontà di non stravolgere l’architettura storica ma di creare una continuità tra passato e futuro mantenendo le strutture principali e in molti casi anche valorizzando le originali funzioni e vocazioni degli spazi.
Gli edifici si articolano tra spazi operativi e sale polifunzionali, luoghi di pausa e incontro e phone booths, aule di formazione e alloggi per studenti e docenti.
Grazie alla modularità degli ambienti, Campus permette di lavorare in maniera agile, riconfigurandosi per adeguarsi alle nuove norme igienico-sanitarie a salvaguardia della salute e creando al tempo stesso l’opportunità di condivisione e confronto. Campus ha quindi rappresentato, nella sua piena concretezza, il nuovo paradigma lavorativo: ambienti di design con lavagne interattive facilitano i momenti di incontro in sicurezza, le ampie aree dotate di desk, a disposizione dei team e del singolo, favoriscono la mobilità in sede e il team work, i phone booths garantiscono privacy e concentrazione, mentre le aree break sono simbolo della convivialità. In questa cornice gli impianti di climatizzazione e trattamento d’aria di ultima generazione si alternano ad arredi di design dell’eccellenza del made in Italy, mentre l’innovazione tecnologica sposa l’arte contemporanea.

Le principali direttrici che a livello concettuale hanno dato forma al progetto sono tre:
• Dare spazio alla formazione dedicando ampie metrature alla didattica sia per i collaboratori di Reti che per fruitori esterni;
• Privilegiare aree polifunzionali e flessibili che possano ospitare eventi ed iniziative in collaborazione con altre realtà del territorio;
• Mantenere una forte unità, sia estetica che sostanziale, tra tutti gli edifici che compongono il Campus.
Dal punto di vista stilistico si trae ispirazione dal brutalismo, rifacendosi a una semplicità essenziale con la scelta degli impianti a vista che richiamano l’anima industriale delle architetture precedenti. Allo stesso modo le nuove strutture che completano gli edifici originari, sono realizzate in cemento armato.
L’intervento si caratterizza per la scelta di materiali e colori naturali, ferro e legno senza verniciature che ne alterano l’origine. Le pareti e le volte sono semplicemente tinteggiate con vernice bianca perlescente. Una voluta sottoesposizione cromatica che lascia che siano protagonisti le persone che abitano gli edifici, le opere d’arte, il verde coltivato negli spazi interni.

Sostenibilità e tecnologia
Reti, diventando società benefit e B Corp, ha affermato a livello nazionale e internazionale la propria volontà ed impegno ad operare in maniera responsabile e sostenibile adottando comportamenti virtuosi: la riqualificazione dell’insediamento industriale è stata guidata dai più alti standard di sostenibilità, dalla ricerca di fonti di energia rinnovabili per l’approvvigionamento energetico attraverso l’installazione di pannelli solari, alla coibentazione degli spazi con cappotto, vespaio e coperture ad hoc. Attualmente il Campus sta perseguendo la certificazione LEED.
La tecnologia svolge un ruolo di primo piano nel Campus Reti: i fabbricati sono connessi tra loro e automatizzati attraverso un sistema di gestione centralizzato che migliora le funzionalità, i comfort e i consumi degli spazi. L’obiettivo è massimizzare l’efficienza energetica e minimizzare le emissioni climalteranti, garantendo una gestione intelligente delle risorse attraverso un utilizzo razionale delle dotazioni impiantistiche. Il Campus è inoltre dotato di impianti che consentono di approvvigionarsi con acqua dal rubinetto.
Volendo massimizzare la propria impronta rigenerativa Reti ha intrapreso scelte in particolare relativamente all’approvvigionamento dell’energia elettrica necessaria ad alimentare il Campus. Gli interventi per il recupero degli edifici esistenti hanno infatti previsto fin dall’inizio materiali e soluzioni volte a minimizzare il consumo energetico e l’impatto ambientale: l’isolamento degli edifici e la riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili, potenziamento dell’impianto fotovoltaico esistente per generare internamente l’energia elettrica da fonti rinnovabili grazie all’accordo sottoscritto con il provider di energia.
Il desiderio di unire innovazione tecnologica e sostenibilità ha permesso inoltre la presenza di alberi da frutto in gran parte degli spazi indoor del Campus. Le piante, in vaso, beneficiano della luce naturale che entra dai grandi lucernari, potenziata da una speciale tecnologia che integra il fabbisogno naturale di luce e da sistemi di irrigazione automatici.
Paternità del progetto e contributi esterni Il progetto Campus è nato e si è sviluppato tutto internamente, grazie alle intuizioni di Paneghini e da un team di professionisti guidati e coordinati dall’architetto Elena Ciapparelli.
Tra i contributi esterni all’azienda si annovera la preziosa consulenza dell’artista Jorrit Tornquist, specializzato nello studio della percezione del colore e della sua influenza sugli ambienti costruiti. Tornquist ha in particolare lavorato alla valorizzazione dei volumi degli edifici sotto la luce in un gioco di grigi che ne enfatizza il carattere industriale.
Nazione: ITALIA
Tipologia: TERZIARIO
Status: REALIZZATO
Pubblicato su Modulo 448 - Aprile 2024