Il nuovo Conservatorio si costituirà in un’ottica di forme organiche che richiamano la natura. Gli edifici presentano linee curve, un disegno che riprende la forza del movimento del vento, con concavità che accentuano la fluidità degli spazi e la loro apertura al cambiamento, all’innovazione, alla creatività, alla musica e alla cultura contemporanea. Il sistema a padiglioni che si integra con la vegetazione e la natura circostante, anche internamente, renderà la gestione degli edifici e dell’area più semplice, in quanto i servizi presenti saranno fruibili anche ai cittadini, aumentando il senso di accoglienza e inclusività; in copertura i tetti verdi con prati fioriti esaltano il tema della biodiversità e le piazze garantiscono uno spazio flessibile e multifunzionale.
La Palazzina Ex Chimici, memoria del passato industriale dell’area tutelata dalla Soprintendenza, è stata mantenuta, riqualificata e valorizzata conservandone forma, volumetrie e i prospetti esterni
in mattoni e diventa origine e motore dello sviluppo dei nuovi spazi.
I materiali, scelti in funzione della sostenibilità e della prefabbricabilità dunque pilastri e travi in carpenteria metallica e legno lamellare, mentre per gli impalcati l' Xlam. Pompe di calore condensate ad acqua e un attento studio dei metodi di recupero di calore della ventilazione, con impianti fotovoltaici in copertura, completano la scelta “green”. L’ottimizzazione dell’acustica sarà infine garantita da un sistema variabile che garantirà il suono perfetto in ogni sala.