I principi che hanno guidato la ristrutturazione sono erano volti alla realizzazione di un edificio in grado di interagire con l’ambiente urbano e di rispettare gli elementi di valore esistenti, con la creazione di spazi di lavoro ad alto valore estetico.
La particolarità architettonica del progetto per il Blend Building è stata la realizzazione di una facciata a doppia pelle sul fronte di Piazza IV Novembre, rivolta a sud est, con lo scopo di ottenere un notevole miglioramento del comfort interno, abbinato a un consistente contenimento dei consumi energetici.
La facciata, per motivi legati alla sicurezza antincendio, è stata divisa in due compartimentazioni, con una suddivisione orizzontale tra il sesto e il settimo piano.
Composta da un vetro camera interno di tipo basso emissivo isolante e un vetro singolo esterno parzialmente selettivo con interposta una schermatura solare costituita da una tenda a rullo microforata, la pelle esterna è costituita da singoli moduli di vetro stratificato di quattro tonalità di colore montati in modo da creare delle diverse gradazioni cromatiche sulla facciata.
In copertura, per nascondere i macchinari per la climatizzazione, è stato realizzato un rivestimento in lamiera sagomato a forma di sommergibile di colore azzurro, un po’ perché la forma si prestava particolarmente a nascondere i macchinari, un po’ come elemento simbolico che riporta all’affiorare in superficie e al lento apparire, come la facciata che gioca a mimetizzarsi con i colori del cielo.
L’ambiente interno che più caratterizza il progetto è il nuovo foyer di ingresso, oggi la zona più pubblica dell’edificio, trattato con una pavimentazione in seminato bianco, realizzato con inerti di marmo di Carrara e cemento, e pareti curve e con zone incassate, realizzate in gesso rivestito smaltato.
Crediti fotografici: Ernesta Caviola, Giuseppe Maritati