Il progetto, promosso da Bioenergia Fiemme, società partecipata del Comune di Cavalese che si occupa di produrre energia termica ed elettrica riciclando gli scarti industriali lignei della Valle e utilizzando gli scarti dell’umido derivato dalla raccolta differenziata, nasce dalla necessità di questa di ampliare il proprio sito industriale per la produzione di acqua calda alimentata a "cippato" per riscaldare l’abitato di Cavalese.
L’ampliamento della preesistente centrale, situata ai margini del centro abitato e a diretto contatto con la natura, dà il via a un intervento che non solo si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante attraverso un interessante dialogo tra ambiente costruito e ambiente naturale ma che si pone anche come perfetta sintesi tra architettura di qualità e processo sostenibile. Il concept evidenzia il principio di economia circolare: dai boschi della val di Fiemme si utilizzano gli scarti del legame per produrre energia; risultava quindi naturale utilizzare lo stesso legname per realizzare i nuovi uffici aziendali.
La composizione volumetrica organica ha permesso di favorire un gioco di luci e ombre capace di movimentare il fabbricato e di renderlo meno impattante.
Crediti fotografici: Weber+Winterle Architetti