Il progetto è il risultato di un concorso di architettura indetto nel 2005 per la progettazione di un nuovo edificio in grado di sostituire la Queen Mother Library, l’ex biblioteca dell’ateneo aperta nel 1965, ormai inadatta a rispondere adeguatamente alla crescente domanda di spazi per lo studio e la lettura.
L’edificio, che si estende su una superficie di 15.500 metri quadrati, è concepito come un volume rettangolare alto 9 piani fuori terra più un piano seminterrato che si erge a partire da un basamento rivestito in pietra locale per poi innalzarsi con delle facciate vetrate che gli conferiscono leggerezza.
All’interno, un atrio a spirale si configura come il cuore della biblioteca e funge da elemento di connessione tra i diversi livelli dell’edificio, verso il quale si affacciano le sale di lettura, in grado di ospitare fino a 1.200 studenti, gli archivi, l’area dedicata alle collezioni storiche e una sala di lettura per libri rari.
Dal punto di vista funzionale, è interessante l’ingresso della struttura che, attrezzato con uno spazio caffetteria e relax, è in grado di ospitare eventi ed esposizioni, rendendo la biblioteca un polo di attrazione culturale per l’intera comunità cittadina.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, invece, l’edificio ha ottenuto la certificazione BREEAM con valutazione eccellente grazie alle facciate costituite da pannelli isolanti e vetri ad alte prestazioni che consento un abbondante ingresso di luce naturale, limitando il consumo di quella artificiale e riducendo al contempo le dispersioni di calore.
Inoltre, i sistemi di ventilazione sono stati attentamente studiati per ottimizzare il bisogno energetico, così come i pannelli fotovoltaici situati in copertura.
Crediti fotografici: Schmidt Hammer Lassen Architects