Il nuovo campus sarà "un ambiente stimolante per la ricerca e lo studio, che favorisca lo scambio di idee e di conoscenze e che offra l'opportunità di vivere in un ambiente condiviso". Agli spazi accademici dedicati allo studio individuale, ai seminari, simposi e workshop, si affiancheranno residenze che ospiteranno soggiorni temporanei o di lunga durata.
Il sito - di 447 ettari - occupa una zona in gran parte definito dalla topografia del terreno, caratterizzata da due lunghi crinali che fiancheggiano un ripido canyon in cui cresce la vegetazione nativa del sud della California.
Il Berggruen Institute ha la valenza di un progetto architettonico e paesaggistico: la volontà dei progettisti è quella di ridurre l'impatto delle costruzioni a vantaggio della vasta zona verde. Uno dei due crinali diventerà un grande parco circondato da un muro di recinzione, caratterizzato da un sistema di giardini, cortili ed aree verdi. A sottolineare il valore paesaggistico, i giardini saranno autosufficienti e la vegetazione anti-siccità contribuirà alla raccolta, filtraggio e riutilizzo dell’acqua.
Il villaggio, celato quasi completamente nel paesaggio, ospiterà tre edifici principali: l’Institute Building (che si configura come un unico volume longitudinale in cemento armato con pochi altri elementi di sostegno), lo Scholar Village (in cui vi saranno residenze per accademici e ricercatori) ed un complesso residenziale con ristoranti e biblioteche.
La residenza del Preside, che si trova a nord dello Scholar Village in un giardino privato, è costruita con muri di terracotta che sostengono un tetto sottile a sbalzo.
Il progetto del Berggruen punta a richiamare l'archetipo del monastero, in cui le attività umane di studio e ricerca sono in connubio con la natura. I lavori mirano ad una messa a punto nei prossimi cinque anni, previ rallentamenti nei passaggi burocratici.
Crediti fotografici: Herzog & de Meuron.