Il progetto dell'Audrey Irmas Pavilion è stato concepito come un'aggiunta contemporanea del vicino santuario bizantino-rinascimentale datato al 1929. Il suo design è una dichiarazione all'eclettica contemporaneità della città di Los Angeles. Allo stesso tempo, era importante per OMA rispettare il contesto esistente, che ha ispirato le pareti angolate del volume che si allontanano dolcemente dagli edifici storici esistenti.
Tre distinti vuoti perforano l'edificio: uno spazio principale per eventi, una sala multifunzione più piccola e un giardino sommerso. I tre spazi di raccolta interconnessi sono impilati uno sopra l'altro per stabilire punti di osservazione dentro e fuori da ogni spazio, creando una serie di aperture che filtrano la luce e orientano i visitatori all'interno delle ampie aree.
I collegamenti con l'esterno sono mantenuti in tutto l'edificio: un giardino sommerso si estende dal terzo livello al tetto, aprendosi su ampie vedute di Los Angeles, dell'insegna di Hollywood e delle colline a nord.
La scenografica facciata dell'edificio è un'aggregazione di pannelli esagonali derivati dalle geometrie degli interni del tempio, che esalta il carattere volumetrico del padiglione aggiungendo una trama a misura d'uomo che coinvolge i visitatori al piano terra.
Image courtesy of OMA New York, Photography by Jason O’Rear