Il progetto restituirà ai cittadini uno spazio nuovo e unico nel suo genere, per la valenza storica, per le caratteristiche architettoniche e la posizione. Un luogo pubblico che sarà al centro delle interazioni sociali, offrendo spazi e attività dedicati a famiglie, giovani e anziani. Uno spazio che vivrà grazie alla cultura, mediante aree per esposizioni permanenti aperte al pubblico e dove la grande area verde tra i vari edifici fungerà da cerniera tra i quartieri vicini. L'ex Arsenale è un compendio pubblico di proprietà del Comune la cui riqualificazione interesserà gli spazi che vanno dalla Palazzina di Comando alla Corte Centrale. I lavori sono già in corso per il recupero e la riqualificazione di questi edifici, insieme alla messa a punto delle reti impiantistiche ad essi collegate e alla valorizzazione delle aree esterne nel cuore del complesso. Un’importante opera congiunta e di rigenerazione che mira a salvaguardare la storia dell’ex Arsenale proiettandolo nel futuro.
La SAMA Scavi Archeologici, ha eseguito le indagini di Archeologia preventiva contribuendo così attraverso i saggi di archeologici e l’assistenza in corso d’opera a coniugare le necessità dello sviluppo urbano con la tutela del patrimonio storico e culturale della città, permettendo di preservare la memoria del passato per le generazioni future. Durante le indagini di archeologia preventiva è stato identificato una pavimentazione a basoli di età romana afferibile ad una viabilità antica probabilmente da ritenere in dialogo con l’antica Via Postumia e le sue pertinenze.
“Il progetto dell’Ars District rappresenta un'importante opera che concretizza lo sforzo congiunto della partecipazione attiva della cittadinanza e delle istituzioni volto a restituire un centro nevralgico per la cultura alla comunità. L’intervento consentirà di dare nuova vita allo spazio, tenendo in equilibrio la necessità di tutelare la storia dell’area con l’obiettivo di un minore impatto ambientale delle costruzioni e della fruizione culturale” ha commentato l’architetto Micaela Goldoni di Politecnica, responsabile del progetto.
L’impianto dell’Arsenale si articola in 14 corpi di fabbrica, per un totale di 27.400 mq, dai caratteri architetto¬nici e dai materiali tipici della tradizione costruttiva scaligera. Al fine di salvaguardare l’autenticità e la storicità dei luoghi, l’intervento attenzionerà il senso insediativo, compositivo e di memoria storica dell’intera area e prevederà una grande area verde che abbraccerà i vari edifici aventi diverse funzioni: laboratori, spazi per eventi sociali e di networking, oltre a spazi di co-working, museali, depositi visitabili del Museo di Castelvecchio e di Storia Naturale, spazi per mostre e convegni.
Per dar vita all’opera, sono stati approfonditi aspetti impiantistici e strutturali finalizzati a garantire la massima flessibilità nell’uso e il massimo rispetto della fabbrica storica che sarà oggetto di una rifunzionalizzazione degli spazi destinati ad eventi culturali.
Per l’edificio principale, denominato “Palazzina di Comando”, e l’area verde adiacente è stato attivato il Protocollo GBC-HB® volto al rag¬giungimento di soluzioni progettuali sostenibili e ad un significativo miglioramento prestazionale energetico salvaguardando caratteri tipologici e costruttivi.
L’intervento organico di recupero ha permesso di conservare e valorizzare le principali caratteristiche storiche dell’edificio, nonché le peculiarità architettoniche. Obiettivo primario del Team di progettazione è pertanto quello di non alterare in alcun modo la valenza monumentale e paesaggistica del complesso architettonico e del contesto in cui si trova. In tale ottica sono stati individuati tutti gli interventi, con particolare riferimento alla manutenzione delle facciate esterne, al restauro delle superfici interne, assicurando la funzionalità mediante un insieme sistematico di operazioni che ne consentano il riuso.
Sul fronte della sostenibilità, il team ha sviluppato la progettualità puntando ad una riduzione dell’impatto a livello ambientale e incrementando l’efficienza energetica degli edifici. Nel dettaglio, sono state svolte attività volte al miglioramento del comfort termico indoor e dell’efficienza energetica, alla costruzione di una vasca di irrigazione per il riuso delle acque meteoriche, all’integrazione di materiali riciclati e compatibili alla tutela del bene e dell’ambiente.