L’area della Stazione è attualmente una zona ponte e parzialmente di cerniera, con le sue variegate funzioni – tra cui una vitale e eterogenea residenzialità – a cui tuttavia manca di un’identità di quartiere. Lavorando sui volumi previsti a partire dai diritti acquisiti dalla proprietà, il progetto integra alle nuove edificazioni le esigenze fondamentali della città pubblica: elemento cardine della rigenerazione urbana del Rione Stazione è dunque il rapporto tra volumi edificabili e attività da insediare, con un elevato mix funzionale e tipologico che coniuga gli spazi residenziali con i servizi al cittadino, luoghi pubblici e aree di interesse culturale. Altra valutazione riguarda l’estesa impermeabilizzazione del suolo, un tema diventato cruciale in relazione alla questione ambientale e ai recenti allagamenti nella città. Insieme alla flessibilità funzionale, il nuovo masterplan dunque garantisce l’incremento del verde pubblico – con un aumento delle superfici verdi permeabili dal 5% a 80%, la realizzazione di tre nuovi giardini urbani e il collegamento verde tra i fiumi Brenta e Piovego – e la riconnessione urbana attraverso il progetto di un nuovo ponte pedonale per il superamento della barriera ferroviaria. Il ponte è ospitare una serra bioclimatica completa di servizi all’utenza, che contemporaneamente diventa una connessione di qualità con il rione dell’Arcella e la nuova piazza verde di fronte alla stazione dell’alta velocità.
Crediti fotografici: Stefano Boeri