È il 1864. Viene dato il via ai lavori della ferrovia del Brennero, entrata in funzione nel 1867 e successivamente integrata, nel 1871, con il tratto Fortezza-Villach. Nello stesso anno si ha l’apertura della ferrovia della Val Pusteria e nel 1881 la realizzazione del raccordo Merano-Malles. In poco più di vent’anni viene realizzata un’opera grandiosa che mette la conca bolzanina in relazione diretta con il centro dell’Europa e che agisce direttamente sull’economia locale a più livelli, contribuendo considerevolmente alla crescita urbana della città di Bolzano che, grazie alla conformazione pianeggiante della zona sud e con la realizzazione di importanti collegamenti anche stradali, diventa sede di importanti aziende artigianali, industriali e commerciali.
Quest’area oggi è caratterizzata prevalentemente da funzioni ferroviarie, collocata al centro tra la città di matrice storica e il quartiere dei Piani in cui insistono funzioni residenziali, artigianali, produttive, servizi pubblici, terziario e funzioni varie.
Gli ambiziosi intenti sono quelli di deviare il traffico merci con la realizzazione del passante e rilocalizzare le funzioni ferroviarie presenti nello scalo urbano. Per il futuro di Bolzano e per i suoi abitanti questa riorganizzazione rappresenta però qualcosa di ben più importante perché consentirà di creare, nelle immediate vicinanze del centro storico, uno spazio urbano di grande qualità al posto di quella che finora era stata una specie di zona vietata o inaccessibile.