Il nuovo sistema di edifici sorge sui resti di un’antica volumetria. Collegate tra loro a livello ipogeo, le strutture giacciono su di una piattaforma di cemento rosso (38 X 20 mt) dominando il paesaggio circostante.
Il nucleo delle case, che costituisce un’unica unità abitativa, ristabilendo un dialogo diretto ed empatico tra le nuove costruzioni e la stratificazione storica del paesaggio, restituisce un ruolo di centralità al luogo.
Gli edifici, nel loro guscio lapideo privo di superfetazioni quali gronde o pluviali e nelle loro misurate proporzioni, si offrono al paesaggio come manufatti puri, discreti e silenziosi recuperando la propria identità alla matrice rurale del luogo.
Il progetto, se nel suo rigore compositivo e volumetrico interpreta fedelmente i temi formali tipici della tradizione marchigiana, all’interno, nel trattamento dei materiali, nel disegno della pianta e nell’arredo, vuole rivendicare la sua spiccata contemporaneità.
Crediti fotografici: Ezio Manciucca