Una torre di 72 metri di altezza svetta al di sopra di un basamento di 5 livelli che definisce la relazione con la viabilità sopraelevata antistante: interconnessi mediante passaggi in quota e passerelle pedonali coperte, i due corpi garantiscono una notevole varietà spaziale dove la tradizionale stratificazione verticale è rotta mediante una serie di corti aperte che producono relazioni prospettiche e visive inaspettate. E se all’esterno il ritmo di pieni e vuoti imprime la necessaria dinamicità, il medesimo principio è riversato all’interno degli ambienti lavorativi, dove una scala scultorea estesa per l’intera altezza di cinque piani collega una serie di vuoti verticali a servizio degli spazi riservato ai dipendenti.
Crediti fotografici: Jan Bitter. Wiel Arets Architects