Il cosiddetto "Grattacielo Rosso di Trieste", come molti altri noti edifici italiani, non è un "monumento" ma piuttosto appartiene a quella categoria di edifici che oggi hanno un grande valore culturale e ambientale a causa della loro capacità di imprimersi nella memoria collettiva di una città, in un tessuto culturale e sociale. Un desiderio di modernità con l'obiettivo di migliorare la qualità degli spazi e il loro impiego spinge il progetto a trovare, ove possibile, parti dell'edificio su cui intervenire: il piccolo cortile viene spogliato fino a quando non sono rimaste solo le strutture portanti, coperte con una pelle trasparente e riflettente che dal suolo sale verso il cielo che supporta il "Leone di Generali". Le porte e finestre esterni vengono rinnovate e integrate con un dispositivo interno che aumenta la quantità e la qualità della luce che entra negli spazi. Le terrazze sono più sfruttate, offrendo a tutto il panorama del lungomare di Trieste.
Crediti fotografici: Mario Bellini Architects