La progettazione ha riguardato principalmente il collegamento e la fruibilità trasversale tra gli edifici e la diversificazione delle funzioni al piano terra, l’organizzazione di una sequenza di corti aperte e chiuse e il rapporto tra gli edifici e il sistema del verde, il ripensamento dell’involucro esterno e una razionalizzazione dei volumi posti in copertura. Il progetto ha previsto la rimozione di qualsiasi elemento non strutturale, quali tamponamenti esterni o interni ove già eventualmente presenti (indipendentemente dal loro livello di degrado o fatiscenza), elementi accessori quali parapetti metallici delle balconate esterne, eventuali parti di impianti meccanici precedentemente posizionate, pluviali ecc.. e la demolizione del corpo di collegamento tra gli edifici 3 e 4, fino a ricondurre il complesso immobiliare allo stato dei soli scheletri strutturali. Una volta lasciata a nudo, la struttura, costituita da un sistema di pilastri di grosse dimensioni posti esclusivamente lungo il filo esterno e solette realizzate con un sistema di alleggerimento tipo predalle, è stata ripristinata nelle parti ammalorate o che sono state oggetto di precedenti interventi per saggi strutturali. La volumetria residua reperibile nel complesso ha permesso di creare nuove superfici, pertanto la conformazione morfologica e strutturale esistente è stata modificata al fine di uniformare il prospetto principale portando tutti e cinque i fabbricati ad avere cinque piani fuori terra. All’esterno, una nuova griglia modulare composta da due sistemi viene sovrapposta alla facciata esistente: quello dei parapetti e quello delle tende a rullo montate contrapposte a formare un sistema “a farfalla” che restituisce, per la porzione di facciata esposta a sud ovest, un effetto articolato vibrato e cangiante a seconda delle ore del giorno e delle stagioni.