La tecnologia SIEMENS “Tecnomodulo Proxima”: presentato il primo prototipo di architettura ibrida modulare

Rinnovare i processi attraverso l’azione di un approccio tecnologico e impiantistico innovativo che consenta un’evoluzione del settore edilizio. Sono questi gli obiettivi dell’ecosistema Proxima di cui è stato presentato il prototipo del suo componente principale: il Tecnomodulo.
Alla base del Tecnomodulo vi è una visione innovativa della tecnologia dell’architettura denominata ibrida modulare. Un concetto innovativo che rende totalmente reversibile sia la funzione, sia la configurazione distributiva degli spazi interni. Si passa così da una concezione rigida degli spazi a un’impostazione dinamica e adattiva degli edifici.
L’architettura ibrida modulare prevede che l’edificio sia concepito come l’unione di due gruppi di sistemi edilizi distinti: la struttura madre pensata per un lungo ciclo di vita (100 anni) e dei tecnomoduli plug in che concentrano i sistemi impiantistici terminali dello spazio abitato e che hanno un ciclo di vita più ridotto (20 anni).
L’aggiornamento tecnologico permette ai moduli di auto configurarsi e connettersi in rete tramite sistemi di controllo e gestione da remoto. Inoltre, attraverso la “sensoristica comportamentale” è possibile, da una parte, rilevare i macro-dati di consumo energetico, dall’altra, identificare le modalità comportamentali che li generano in una concezione dell’edificio-utente come sistema simbiotico.
Il Tecnomodulo Proxima è un brevetto del Politecnico di Milano frutto dell’attività iniziata nel 2017 con la ricerca dottorale dell’arch. Joseph di Pasquale, presso il Dipartimento ABC, con i professori Elena Mussinelli, Andrea Tartaglia e con il professor Gianpaolo Cugola del DEIB. L’attività di ricerca coordinata dal Politecnico è arrivata alla prototipazione del primo tecnomodulo e del sistema di slittamento per l’inserimento e l’estrazione. Allo sviluppo del progetto hanno collaborato anche Siemens, Sanika, Gewiss, Valsir, Energa Engineering, JDP Architects, Crea e Progress.
"In Siemens, crediamo che l'innovazione sia il motore del cambiamento, e con PROXIMA© stiamo ridefinendo il concetto di abitare. Il nostro obiettivo è trasformare gli spazi urbani in ambienti intelligenti, sostenibili e connessi, dove la tecnologia non solo migliora la qualità della vita, ma promuove anche comportamenti responsabili e consapevoli. Questo progetto dimostra come la digitalizzazione e la sostenibilità possano andare di pari passo, creando un futuro migliore per le città e le persone che le abitano" ha dichiarato Claudia Guenzi, Head of Smart Infrastructure di Siemens Italia. Con questo progetto, Siemens supporta la nuova definizione del concetto di abitare e dimostra come la tecnologia possa essere il motore di un cambiamento positivo, sostenibile e orientato al futuro.