L'appuntamento “Workshop Internazionale Contemporary Design in Historic Centre”, arrivato alla sua quarta edizione, organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara (UNIFE), anche quest'anno, come per le precedenti iniziative, rappresenta un'opportunità di riflessione sulla trasformazione e adattamento dei centri storici verso uno sviluppo urbano in un’ottica innovativa, coinvolgendo oltre cinquanta tra studenti e docenti provenienti da differenti realtà accademiche e culturali tra le quali Brasile, Georgia, India e Emirati Arabi.
Il tema di questa edizione prevede la realizzazione di proposte sulla riqualificazione dell’area nota come “Addizione Niccolò”, la zona sita in corrispondenza di una delle porte d'ingresso alla città di Ferrara, compresa tra Corso Giovecca, le ex caserme Pozzuolo del Friuli e Cisterna del Follo e il Palazzo Renata di Francia, sede del Rettorato dell’Università di Ferrara fino al sisma del 29 maggio 2012.
Dal 2015 l’area dell’Addizione Niccolò è oggetto di ricerche pluridisciplinari e laboratori promossi dal Dipartimento di Architettura insieme alla Cattedra Unesco di UNIFE, proseguiti sul piano didattico con il presente Workshop. Le attività svolte hanno messo in luce un ricco tessuto di palazzi, chiese, monasteri, biblioteche, giardini storici, con fitte connessioni storiche, fisiche e funzionali. Ciò ha consentito di ipotizzare un ripensamento globale dell’Addizione Niccolò che vada oltre il solo restauro post sisma di Palazzo Renata di Francia ed abbia come traguardo strategico la creazione di un nuovo polo culturale della città di Ferrara.
In questo quadro gli studenti hanno come obiettivo una riscoperta del grande valore architettonico e urbanistico dell’area, fatta anche con una riscoperta della sua ricca memoria storica.
I centri storici costituiscono un importante tema di ricerca e forse la principale sfida progettuale, non solo per il patrimonio culturale ad essi legato, ma anche per la commistione di funzioni e la densità abitativa che riescono ad accogliere. Il centro di Ferrara rappresenta in questo senso una sfida particolarmente complessa per la progettazione urbanistica ed architettonica.
La principale necessità è quella di proteggere i centri storici in quanto collettori di eccezionali valori universali e del patrimonio materiale, ma anche immateriale, di ogni paese. Conservare e rivitalizzare aree storicamente consolidate e allo stesso tempo vulnerabili, rispetto alle continue e spesso traumatiche trasformazioni urbane in atto, raggiungendo il compromesso tra restauro e sostenibilità, dà valore aggiunto alla ricchezza e vivibilità per il futuro delle città in tutto il mondo.
Università coinvolte
CEPT University, Ahmedabad, India
Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura (DA)
Universidade de São Paulo, USP, Brasile
University of Mumbai, IES college of Architecture, India
Tbilisi State Academy of Fine Arts, Tbilisi, Georgia
University of Sharjah, Dubai, EAU
Escola da Cidade, São Paulo, Brasile
Mackenzie University, São Paulo, Brasile
Responsabile scientifico
Marcello Balzani (DA, Università di Ferrara)
Coordinatori scientifici
Pietro Massai (DA, Università di Ferrara)
Nicola Tasselli (DA, Università di Ferrara)
Luca Rossato (DA, Università di Ferrara)
Marco Medici (DA, Università di Ferrara)
Laura Abbruzzese (DA, Università di Ferrara)
Corpo docente
Vittorino Belpoliti (Department of Architectural Engineering, University of Sharjah Dubai, EAU)
Purvi Bhatt (CEPT University, Ahmedabad, India)
Paola Boarin (School of Architecture and Planning, Auckland, Nuova Zelanda)
Paolo Ceccarelli (Titolare della cattedra UNESCO, Ferrara)
Nicola Marzot (DA, Università di Ferrara)
Etra Occhialini (DA, Università di Ferrara)
Silvio Oksman (Escola da Cidade, São Paulo, Brasile)
Francesco Pasquale (DA, Università di Ferrara)
Chaitra Sharad (IES college of Architecture, Mumbai, India)
Silvia Tagliazucchi (DA, Università di Ferrara)