All’ombra dell’involucro optical, ai piedi delle curve sinuose e prive di simmetria della geometria amorfa del
Museo Soumaya: il nuovo Teatro Cervantes di Ensamble Studio, ora in costruzione nel nuovo distretto culturale di Città del Messico, si configura come un progetto concettualmente opposto rispetto a quanto realizzato da
Fernando Romero. Laddove il fabbricato espositivo si erge come icona nel tessuto urbano, l’edificio destinato a contenere la sala spettacoli persegue un criterio di mimesis, non sovrapponendo ulteriori segni all’interno del nuovo paesaggio della metropoli messicana. La spazialità è qui ricavata da un profondo scavo nel terreno, entro il quale si sviluppano in serie le funzioni programmatiche richieste. L’unica parte che rimane in vista, a segnalare la presenza del centro di prossima inaugurazione, è una pensilina, una sorta di copertura fluttuante realizzata con travi in acciaio oblique che si propone come faro, come elemento manifesto del Teatro Cervantes. Tutta la struttura, sia quella sotto la quota del suolo, sia il tetto – ingresso, è ora realizzata, esplicitando le differenti caratteristiche tecniche e materiche delle parti, degli ambienti posti in successione. Avviato da circa due anni, il progetto, che costituisce l’opera più importante sviluppata dallo studio di Anton Garcia Abril, sarà con ogni probabilità completata per l’inizio del 2013.