WiP ha elaborato il Programma Integrato di Intervento per realizzare un innovativo centro sportivo, direzionale e ricreativo a San Donato Milanese, all’interno di un’area oggetto di una importante riqualificazione urbanistica.
WiP Architecture Technical Engineering presenta SportLifeCity, una cittadella dello sport di 300.000 mq nel quartiere San Francesco a San Donato Milanese (MI), un polo in grado di ospitare grandi eventi destinato a diventare un punto di riferimento sportivo e culturale a livello locale e nazionale.
Il progetto, commissionato dalla società SportLifeCity Srl e curato da WiP insieme allo studio FORM_A e un pool di professionisti, si pone l’obiettivo di integrare attività e manifestazioni sportive e d’intrattenimento con la vita sociale, il lavoro e il tempo libero.
SportLifeCity sorgerà in una posizione strategica, ben connessa alla rete del trasporto locale, regionale e nazionale.
L’area, nelle vicinanze dell’aeroporto di Linate, è facilmente raggiungibile in auto grazie alla prossimità delle autostrade A1 e A51 e in treno, attraverso la vicina fermata del passante ferroviario (linea suburbana S1), la stazione di Milano Rogoredo e la fermata M3 San Donato. Una rete di piste ciclabili già esistenti contribuisce a garantire l’accessibilità locale alla zona.
Il programma funzionale prevede un’Arena da 20/25.000 posti, destinata ad ospitare eventi poli-sportivi e d’intrattenimento in generale; un distretto commerciale di 5.000 mq e uno direzionale di 3.400 mq, una Sport Hall da 1.500 posti e 8 campi sportivi multifunzionali, per attività indoor e all’aperto; 9.200 mq di residenze temporanee; aree fitness, palestre e piscine per 3.300 mq; un centro medico sportivo di 7.000 mq; un liceo scientifico sportivo su modello dei campus anglosassoni, destinato ad ospitare 400 studenti, con annesso un Athletic Center coperto di 3.800 mq.
L’area sarà servita da quasi 5.000 parcheggi tra auto, moto, biciclette e bus; il complesso sarà immerso in 105.000 mq di aree verdi, che completano l’intervento equilibrando il bilancio con la superficie costruita, in accordo con gli obiettivi comunali in termini di minor consumo di suolo.
Il progetto ha l’obiettivo di riqualificare un ambito urbano attualmente intercluso e inaccessibile, integrandosi attentamente nella maglia territoriale con funzioni di pubblico interesse, che offrono una risposta puntuale alle esigenze locali e sovralocali: attrezzature sportive per grandi eventi ma anche spazi di aggregazione e crescita, fruibili e accessibili da tutti.
È infatti dedicata grande attenzione alla massima accessibilità da parte di tutti gli utenti potenziali, compresi quelli diversamente abili; il programma include funzioni di recupero e riabilitazione motoria e attività specifiche dedicate ai para-atleti. Grazie alle sue caratteristiche spaziali e funzionali, SportLifeCity costituisce un’eccezionale opportunità urbanistica, sociale e occupazionale per l’intero territorio metropolitano.
La costruzione del complesso è pensata per essere potenzialmente realizzata in tre fasi, in modo da rendere progressivamente operativa e accessibile l’area durante il suo completamento.
A nord della zona interessata dall’intervento sorge un antico complesso cascinale, denominato Cascina San Francesco dell’Accesso, le cui strutture versano in stato di totale abbandono e rovina. Tale preesistenza diventa punto fondamentale e strutturante dell’impianto planimetrico del complesso per la sua valenza di memoria storica dell’origine agricola di questa porzione di territorio.
Come la tradizionale tipologia edilizia delle cascine lombarde sviluppa le varie funzioni e volumetrie intorno ad un’aia interna che insiste lungo un asse, dando vita ad uno spazio atto ad ospitare lavoro e vita sociale, così il nuovo impianto di SportLifeCity si genera lungo una direttrice il cui fulcro nasce proprio dalla cascina San Francesco e, attraversando il lotto, diventa spina dorsale dell'intero sistema. Lungo il suo tracciato si sviluppano volumetrie e spazi aperti che, adeguandosi alla conformazione dell’area e alle tensioni e criticità sul suo perimetro, si orientano in modo organico e fluido, integrandosi in un disegno bilanciato e compatto.
L'intervento sottende quindi un viaggio temporale: il passato, rappresentato dalla preesistenza della cascina, ove verrà realizzato un liceo scientifico sportivo; il presente, rappresentato dalle funzioni legate alla vita sociale, lavoro e tempo libero e il futuro, rappresentato dall'Arena, luogo di esibizione dei professionisti sportivi e artisti del terzo millennio.
Il progetto è stato elaborato in collaborazione con i partner tecnici FORM_A, Centro Studi Traffico s.a.s., Studio Laura Gatti, ProACustica, Geolambda Engineering Srl, UrbanStudio.
Crediti fotografici: WiP