Si chiudono domani, dopo tre settimane di lavoro intensivo, i Workshop di Architettura a Venezia quest’anno interamente dedicati al nuovo campus urbano a Venezia, nato all’interno del vasto programma del rettore Benno Albrecht e che intende coinvolgere non solo la comunità Iuav, con i progetti di ampliamento delle sedi universitarie, ma tutta la città di Venezia, in particolare una parte importante della città storica: l’area di Santa Marta.
Più di 1200 studenti, divisi in 22 atelier condotti da 8 docenti Iuav e 14 architetti ospiti provenienti da tutto il mondo, hanno lavorato a tempo pieno sui differenti aspetti progettuali del campus urbano. Gli allestimenti, esito di questo grande laboratorio di progettazione, saranno aperti domattina al Cotonificio per le valutazioni di una giuria internazionale, composta dal critico e teorico svizzero-statunitense Markus Breitschmid, docente alla Virginia Tech University, coautore (con Valerio Olgiati) del saggio-manifesto Non-Referential Architecture, dall’architetto marocchino Driss Kettani, progettista pluripremiato, autore di vari progetti per architetture universitarie ed educative, e dal critico e curatore inglese Christopher Pierce, attualmente a capo della AA Visiting School di Londra, una delle più prestigiose istituzioni mondiali nel campo dell’architettura.
“Tra i progetti che si potranno vedere in mostra, commenta Andrea Iorio, il curatore di questa edizione, si rileva “una particolare attenzione verso i risvolti urbani del futuro campus, verso quella fondamentale trama di relazioni che prenderà corpo nel tessuto connettivo tra edifici universitari, spazi di interazione e città: grandi plastici, allestimenti di intere aule e tanti disegni, che raccontano di un campus brulicante, multiforme e complesso, continuamente attraversabile e fortemente orientato al dialogo con la città”.
Il ritorno in presenza che ha caratterizzato l’edizione ha ottenuto un riscontro estremamente positivo anche da parte degli studenti: la maggior parte di loro, che esce ora da due anni piuttosto travagliati dal punto di vista didattico, non aveva ancora mai potuto fare un’esperienza del genere, di lavoro intensivo collettivo e condiviso per tre settimane, guidati da docenti provenienti da diversi paesi del mondo. Questo workshop, il più grande al mondo nel suo genere, è stato caratterizzato da una serie di attività collaterali, di discussione e dibattito, che hanno riportato docenti e studenti a vivere gli spazi anche esterni delle sedi, offrendo così un vero e proprio test in cui mettere alla prova le potenzialità del futuro campus.
Fino a mercoledì 20 luglio la mostra degli allestimenti sarà aperta al pubblico nelle sedi del Cotonificio e del Magazzino 6, dalle ore 9 alle 19. Per quest’anno è prevista l’apertura straordinaria delle sedi anche sabato 16 luglio, con l’idea di attrarre il pubblico cittadino e coinvolgerlo nel dibattito avviato sulle future trasformazioni di una parte così importante della città.