La storica Torre Velasca, oggetto di un’opera di riqualificazione su progetto di Asti Architetti e sviluppata da Hines, torna a dialogare con la città presentando la rinnovata piazza, concepita come un luogo di interscambio tra privato e pubblico.
La piazza, che sarà completata entro l’inizio del 2024, si propone di dare il giusto valore a uno dei simboli dell’architettura italiana con uno spazio arricchito da panchine e da aree verdi caratterizzate da elevate caratteristiche ornamentali in base al variare delle stagioni, inserite in vasche interrate con alberi, tra cui ulivi e magnolie. Il progetto di rigenerazione di Torre Velasca e della piazza circostante è curato dallo studio Asti Architetti, in collaborazione con ARS Aedificandi, lo studio CEAS, ESA Engineering e in un continuo confronto con la Soprintendenza.
Il progetto di Piazza Velasca è stato ispirato ai principi della conservazione e valorizzazione della piazza nel rispetto della Torre Velasca e del contesto architettonico, prevedendo un forte impulso alla pedonalizzazione e al miglioramento della qualità ambientale. La pavimentazione rivelerà il fascino di alcuni disegni e materiali lapidei che caratterizzano molte piazze del centro storico di Milano e sarà realizzata in lastre di trachite di ampie dimensioni, come ideale prolungamento dei pilastri nervati della Torre Velasca nei quattro settori che circondano l'edificio, con totale rimozione dell'asfalto presente nell’intera area. In particolare, i cubi di porfido rosso detti “Sanpietrini” tutt'ora presenti nelle porzioni di collegamento alla piazza, retrostanti la Torre, fra via Pantano e corso di Porta Romana, verranno riproposti nella pavimentazione di progetto come un elemento di ricucitura dell'intero isolato in continuità con la pedonalizzazione della Via Velasca. I marciapiedi a coronamento perimetrale della piazza saranno invece rivestiti e delimitati da lastre e cordoli in granito di medie dimensioni.
I due lampioni storici progettati dai BBPR saranno interessati da un intervento di restauro e risanamento conservativo di tutti gli elementi, mentre le altre sorgenti luminose saranno equipaggiate con LED di ultima generazioneLa nuova piazza, come afferma Paolo Asti costituirà dunque, “una necessaria ricucitura urbana tra la città e la Torre”.