Una costellazione di puntini luminosi, sospesa al di sopra del fiume Avon. Il TQ2 Bridge, appena ultimato da Niall McLaughlin Architects per la municipalità di Bristol, sembra una fitta nebulosa di led circolari di differente dimensioni, tutti equidistanti: come se, quasi per gioco, il gruppo di progettazione britannico avesse calato sulla terra una sezione della Via Lattea per tramutarla in un collegamento ciclo-pedonale. Le luci, incastonate entro lastre di acciaio perforate, hanno l’effetto immediato di smaterializzare la struttura portante durante le ore notturne, rendendola una nube iridescente di colore giallastro e luccicante che riflette il suo bagliore sulla superficie del corso d’acqua. La luminosità emanata dai fori diminuisce progressivamente in corrispondenza del bordo del parapetto, dove il raggio dei cerchi si riduce, facendo perdere la percezione dei contorni nell’oscurità e consegnando l’infrastruttura alla dimensione naturale della volta celeste. Al contrario, durante il giorno, la struttura assorbe il contesto circostante, specchiandolo sulle estensioni metalliche dei profili curvilinei che registrano costantemente il cambiamento meteorologico e stagionale. Architettura-paesaggio, l’opera appena ultimata da Niall McLaughlin Architects è un elemento discreto che ha richiesto un minuzioso studio delle tecnologie costruttive e della logica illuminotecnica.