NUOVE GENERAZIONI DI PROGETTISTI INSIEME PER RIDEFINIRE
LA SFIDA PROGETTUALE GLOBALE IN FUNZIONE DEL TEMPO.
presentato A VENEZIA “TIME FOR IMPACT”, DURANTE IL VERNISSAGE DELLA BIENNALE DI
ARCHITETTURA. LA PARTECIPAZIONE, IN TERMINI DI DONAZIONI DI TEMPO,
CRESCE DI GIORNO IN GIORNO E LA RACCOLTA DI ADESIONI RESTERÀ APERTA
FINO ALLA CHIUSURA DELLA BIENNALE IL 27 NOVEMBRE 2016.Un programma inedito, un confronto progettuale, un percorso per riformulare
le grandi sfide che l’architettura è chiamata ad affrontare nella situazione globale
contemporanea. A proporla, in apertura della 15. Mostra Internazionale di
Architettura della Biennale di Venezia, è un team composto da studi italiani
e olandesi, che insistono sulla necessità di definire nuovi percorsi per il progetto
di architettura e il suo ruolo sociale. Molti professionisti stanno prendendo parte
all’iniziativa che annuncia un cambiamento nell’uso del tempo per la professione
dell’architetto.
Time for Impact www.timeforimpact.org, curato da Gianpiero Venturini
(Itinerant Office / New Generations) e Marthijn Pool (space&matter) e realizzato
in collaborazione con AiD (Architecture in Development), è uno dei 7 progetti
promossi dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma in seguito a
un bando, intitolato “Sfide delle Città”, che è stato lanciato lo scorso anno. Gli
obiettivi di “Time for Impact” sono stati annunciati durante il vernissage della 15.
Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, giovedì 26
maggio, nel corso di una conversazione ospitata alla Serra dei Giardini.
La partecipazione, in termini di donazioni di tempo, cresce di giorno in giorno e la
raccolta di adesioni resterà aperta, sul sito ufficiale di Time for Impact
www.timeforimpact.org, fino alla chiusura della Biennale, il 27 novembre 2016.
Il progetto è semplice nella struttura: si raccoglie tempo per il progetto, da una
parte, e si raccolgono sfide progettuali dall’altra. Ma rappresenta una grande
sfida perché tende a riformulare il tradizionale uso delle risorse progettuali. La
straordinaria forza sulla quale questo avvicinamento si fonda, in sintonia con lo
spirito della Biennale di Alejandro Aravena intitolata “Reporting from the
front”, sta nella vasta rete di relazioni che si sta costituendo tra i progettisti
più giovani e indipendenti. Rete della quale New Generations ha fatto la propria
condizione di esistenza e di ricerca, aprendo all’esplorazione di una dimensione
alternativa a quella rappresentata dai grandi nomi dell’architettura mondiale.
“Perché gli architetti investono enormi quantità
di creatività e di tempo per partecipare a concorsi
di progettazione, pur sapendo che solo pochi
potranno essere ricompensati per i loro sforzi?”
“Che genere di impatto si potrebbe ottenere se
anche solo una frazione di questo tempo venisse
impiegato collettivamente per affrontare problemi
urgenti alla scala globale?”
“
È possibile accrescere la rilevanza sociale
dell’architettura ripensando al modo in cui gli
architetti impiegano il loro tempo?”
Questi sono alcuni degli interrogativi al centro del dibattito introduttivo che,
durante l’inaugurazione della Biennale, ha visto avvicendarsi: Floris Alkemade
(architetto capo del governo olandese, in precedenza partner di OMA), Ole
Bouman (fondatore e direttore del Shekou Design Museum di Shenzhen),
Beatrice Galilee (curatore di architettura e design al Metropolitan Museum
of Art di New York), Joseph Grima (architetto, curatore e fondatore di Space
Caviar), Luca Molinari (architetto, critico e curatore), Rogier van den Berg
(capo-progetto dell’Urban Planning and Design LAB presso UN-Habitat) con
Marco Brizzi (fondatore di Image e direttore di The Architecture Player) come
moderatore.
Time for Impact è una piattaforma online
che funziona come una Architectural
Time Bank e un Kickstarting Tool per
promuovere urgenti sfide nell’ambiente
costruito che abbiano necessità di una
esperienza progettuale, di una competenza
architettonica e di risorse economiche.
Creativi da tutto il mondo sono invitati a
donare il loro tempo e la loro competenza
per promuovere e dare slancio, tutti insieme,
a progetti socialmente rilevanti.
25 progettisti hanno già offerto il loro tempo e la loro professionalità per spingere
progetti socialmente rilevanti. Molti di più sono attesi per comporre il team di
esperti. 9 sfide, vale a dire casi che necessitano di esperienza progettuale,
competenza e risorse, sono già state poste sul sito di Time for Impact.
L’obiettivo degli organizzatori è raggiungere, nei prossimi 4 mesi, 5.000 supporter
che offrano il loro tempo per collaborare alle sfide selezionate. La partecipazione
in termini di offerta di tempo sarà aperta, sul sito di Time for Impact www.
timeforimpact.org, fino al 27 novembre 2016, quando la piattaforma collaborativa
sarà presentata in un incontro pubblico alla Biennale di Venezia e le sfide selezionate
saranno annunciate.