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17 giugno 2016

Time for Impact, la piattaforma presentata alla Biennale di Venezia

NUOVE GENERAZIONI DI PROGETTISTI INSIEME PER RIDEFINIRE LA SFIDA PROGETTUALE GLOBALE IN FUNZIONE DEL TEMPO. presentato A VENEZIA “TIME FOR IMPACT”, DURANTE IL VERNISSAGE DELLA BIENNALE DI ARCHITETTURA. LA PARTECIPAZIONE, IN TERMINI DI DONAZIONI DI TEMPO, CRESCE DI GIORNO IN GIORNO E LA RACCOLTA DI ADESIONI RESTERÀ APERTA FINO ALLA CHIUSURA DELLA BIENNALE IL 27 NOVEMBRE 2016.

Un programma inedito, un confronto progettuale, un percorso per riformulare le grandi sfide che l’architettura è chiamata ad affrontare nella situazione globale contemporanea. A proporla, in apertura della 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, è un team composto da studi italiani e olandesi, che insistono sulla necessità di definire nuovi percorsi per il progetto di architettura e il suo ruolo sociale. Molti professionisti stanno prendendo parte all’iniziativa che annuncia un cambiamento nell’uso del tempo per la professione dell’architetto.

Time for Impact www.timeforimpact.org, curato da Gianpiero Venturini (Itinerant Office / New Generations) e Marthijn Pool (space&matter) e realizzato in collaborazione con AiD (Architecture in Development), è uno dei 7 progetti promossi dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma in seguito a un bando, intitolato “Sfide delle Città”, che è stato lanciato lo scorso anno. Gli obiettivi di “Time for Impact” sono stati annunciati durante il vernissage della 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, giovedì 26 maggio, nel corso di una conversazione ospitata alla Serra dei Giardini.

La partecipazione, in termini di donazioni di tempo, cresce di giorno in giorno e la raccolta di adesioni resterà aperta, sul sito ufficiale di Time for Impact www.timeforimpact.org, fino alla chiusura della Biennale, il 27 novembre 2016.

Il progetto è semplice nella struttura: si raccoglie tempo per il progetto, da una parte, e si raccolgono sfide progettuali dall’altra. Ma rappresenta una grande sfida perché tende a riformulare il tradizionale uso delle risorse progettuali. La straordinaria forza sulla quale questo avvicinamento si fonda, in sintonia con lo spirito della Biennale di Alejandro Aravena intitolata “Reporting from the front”, sta nella vasta rete di relazioni che si sta costituendo tra i progettisti più giovani e indipendenti. Rete della quale New Generations ha fatto la propria condizione di esistenza e di ricerca, aprendo all’esplorazione di una dimensione alternativa a quella rappresentata dai grandi nomi dell’architettura mondiale.

Perché gli architetti investono enormi quantità di creatività e di tempo per partecipare a concorsi di progettazione, pur sapendo che solo pochi potranno essere ricompensati per i loro sforzi?” “Che genere di impatto si potrebbe ottenere se anche solo una frazione di questo tempo venisse impiegato collettivamente per affrontare problemi urgenti alla scala globale?

È possibile accrescere la rilevanza sociale dell’architettura ripensando al modo in cui gli architetti impiegano il loro tempo?

Questi sono alcuni degli interrogativi al centro del dibattito introduttivo che, durante l’inaugurazione della Biennale, ha visto avvicendarsi: Floris Alkemade (architetto capo del governo olandese, in precedenza partner di OMA), Ole Bouman (fondatore e direttore del Shekou Design Museum di Shenzhen), Beatrice Galilee (curatore di architettura e design al Metropolitan Museum of Art di New York), Joseph Grima (architetto, curatore e fondatore di Space Caviar), Luca Molinari (architetto, critico e curatore), Rogier van den Berg (capo-progetto dell’Urban Planning and Design LAB presso UN-Habitat) con Marco Brizzi (fondatore di Image e direttore di The Architecture Player) come moderatore.

Time for Impact è una piattaforma online che funziona come una Architectural Time Bank e un Kickstarting Tool per promuovere urgenti sfide nell’ambiente costruito che abbiano necessità di una esperienza progettuale, di una competenza architettonica e di risorse economiche. Creativi da tutto il mondo sono invitati a donare il loro tempo e la loro competenza per promuovere e dare slancio, tutti insieme, a progetti socialmente rilevanti.

25 progettisti hanno già offerto il loro tempo e la loro professionalità per spingere progetti socialmente rilevanti. Molti di più sono attesi per comporre il team di esperti. 9 sfide, vale a dire casi che necessitano di esperienza progettuale, competenza e risorse, sono già state poste sul sito di Time for Impact. 
L’obiettivo degli organizzatori è raggiungere, nei prossimi 4 mesi, 5.000 supporter che offrano il loro tempo per collaborare alle sfide selezionate. La partecipazione in termini di offerta di tempo sarà aperta, sul sito di Time for Impact www. timeforimpact.org, fino al 27 novembre 2016, quando la piattaforma collaborativa sarà presentata in un incontro pubblico alla Biennale di Venezia e le sfide selezionate saranno annunciate.