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1 luglio 2021

TARANTO RINASCE AL MAP FESTIVAL COME CITTÀ CREATIVA

Coscienza, responsabilità e risveglio sono il fil rouge della kermesse che ha visto protagonisti le note e il design, con grandi ospiti internazionali.
Inizia, anche grazie alla spinta del MAP festival, il percorso del centro urbano pugliese per far parte della Rete delle Città Creative dell’Unesco. Strategia abbracciata da 246 città in tutto il mondo per fare dell’industria culturale il centro del piano di sviluppo urbano sostenibile.  

Allearsi e creare sinergie e collaborazioni fino alla creazione di connessioni tra cultura, economia e turismo è anche l’obiettivo di un altro grande traguardo di Taranto che nel 2022 accoglierà la prima Biennale di Architettura del Mediterraneo. «Questa è la strada giusta. Puntare sulla cultura è un passaggio fondamentale che la città deve fare per cambiare il suo paradigma, per trasformare il suo vissuto di città sconfortata. Oggi il “sistema Taranto” deve essere diverso e mirare a fare di Taranto una città sostenibile», spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Taranto Ubaldo Occhinegro.  Nel talk, andato in scena in chiusura della kermesse anche il presidente della Fondazione La Biennale di Venezia, Roberto Cicutto che ha portato gli esempi di Roma per il cinema e di Venezia per la contaminazione delle arti come modelli di riferimento. 

Tra gli altri RainerKern, direttore artistico del festival Enjoy Jazz di Mannheim; Margherita Guccione, direttrice del Maxxi Architettura; l’architetto Roberto Marcatti; il compositore Remo Anzovino e lo stesso assessore all’Urbanistica, in un dialogo a più voci si sono impegnati a declinare i passaggi necessari e valorizzare le opportunità per la candidatura di Taranto. Quali relazioni possibili tra la musica e le città?Come le città creative hanno fatto della musica un driver per la loro crescita e il loro posizionamento? Queste le domande emerse durante l’incontro. 

«Musica e architettura, due tensioni culturali solo apparentemente distanti, attraverso il MAP festival sono diventate espressioni parallele di un unico concetto: la bellezza ci circonda. Circonda e riempie la nostra splendida città, che grazie agli sforzi compiuti in questi anni ha imparato a credere nelle sue potenzialità, proponendo eventi di respiro internazionale. Possiamo considerare il MAP festival un’ouverture di quel che vivremo il prossimo anno con la Biennale del Mediterraneo, un grande evento che possiamo considerare traguardo di un percorso che già quest’anno ha reso Taranto capitale dell’architettura. L’intuizione dell’Orchestra della Magna Grecia, con il suo direttore artistico, il maestro Piero Romano, ci ha restituito un calendario fitto di appuntamenti di enorme qualità, di contributi artistici e culturali che fanno di Taranto un riferimento, anche in termini di ripartenza. Il MAP Festival, insieme a tutti gli altri festival che l’assessore Fabiano Marti ha predisposto per questa estate, sono l’immagine eclatante di una comunità che vuole lasciarsi alle spalle le difficoltà della pandemia e guardare con fiducia al futuro», spiega il sindaco, Rinaldo Melucci.

Al centro tra lo stretto di Suez e le colonne d’Ercole, Taranto riscrive la sua storia recente passando per festival, manifestazioni e un rilancio che attraversa l’arte, la musica e l’architettura.