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17 maggio 2022

SOSTENIBILITÀ: A MILANO LA PRIMA PARETE VERDE INTELLIGENTE CHE RIDUCE L’INQUINAMENTO

Il green wall è stato progettato da Paolo Pignataro sul deposito ATM di via Giambellino: più di 10.000 piante di 24 diverse varietà per migliorare la qualità dell’aria.
L’opera è stata realizzata impiegando piante sempreverdi che daranno un contributo alla rimozione del particolato sottile anche nel periodo invernale, tradizionalmente il più critico per quel che riguarda la qualità dell’aria in tutto il bacino padano.“Il verde verticale rappresenta, infatti, non solo uno strumento per migliorare il design urbano, ma anche per assorbire la CO2 nelle nostre città e per contrastare l’inquinamento, con effetti positivi sulla salute dei cittadini”, prosegue Pignataro. La sua proporzione e posizione lungo il marciapiede in un viale ad alto scorrimento di traffico come via Giambellino rende la parete verde particolarmente adatta a svolgere le funzioni di raffrescamento estivo, di miglioramento del confort acustico e per contribuire al risparmio energetico invernale all’interno dell’edificio.

La facciata del deposito, lunga 75 metri e alta 8 metri, ospita350 metri quadrati di verde verticale. L’armonia di piccole fioriture che si alternano nella bella stagione, i contrasti di fogliame e i volumi che si creano con lo sviluppo delle diverse specie determinano una composizione fresca, varia in stile naturalistico, a evoluzione libera e spessore variabile. L’assenza di disegni obbligati semplifica la manutenzione, senza necessità di potature per mantenerne l’identità iniziale.La densa vegetazione della parete svolgerà anche una funzione ecologica in quanto rappresenta unhabitat e una fonte di nutrimento ideale per avifauna e insetti impollinatori. Le specie sono, inoltre, state scelte per la loro frugalità, longevità, resistenza alle malattie e per il portamento compatto o strisciante, che minimizza l’ingombro nella parte bassa della parete. Le prestazioni effettive di sequestro del particolato da parte delle diverse specie saranno monitorate e studiate da parte del Politecnico di Milano, mediante conteggio quali-quantitativo delle particelle di PM10 e PM2,5 al microscopio elettronico. La tecnologia dell’impianto è ai massimi livelli, con PLC (ProgrammableLogic Controller) collegata a sensori ambientali, per monitorare costantemente le condizioni delle piante e calibrare anche da remoto lacorretta irrigazione. Per la prima volta è presente anche un contatore in uscita dalla parete, che permette di controllare l’efficienza di utilizzo dell’acqua e massimizzare il risparmio idrico.