L’offerta residenziale per universitari e giovani lavoratori di tipo istituzionale nel 2018 ha coperto solo una quota marginale della domanda. Città universitarie come Roma, Milano, Napoli e Torino continuano a essere al top per quanto riguarda la scolarizzazione ad alta specializzazione, Firenze, Venezia e Padova risultano quelle più innovative.
La capacità di intercettare le esigenze della domanda, i mutamenti intergenerazionali e la sovrapposizione di culture, sta modificando il concetto di casa e di nucleo abitativo per il quale la condivisione dei servizi supplementari e la loro capacità di creare valore aggiunto al prodotto immobiliare residenziale sono elementi necessari per garantire competitività tra territori. L’attuale propensione dei player di natura privata a sperimentare nuove forme abitative per soddisfare una domanda potenziale da parte di young professional, rende questo comparto un terreno dinamico, per il quale le modalità di erogazione del servizio e di gestione assumono un ruolo fondamentale. L’Osservatorio Scenari Immobiliari-Camplus ha identificato 30 tra le città più innovative all’interno delle 103 sedi di ateneo. Le città di Roma, Milano, Napoli e Torino continuano a essere al top per quanto riguarda la scolarizzazione ad alta specializzazione e, occupando le prime quattro posizioni, gestiscono una massa critica importante di studenti, con Milano e Torino che si ben posizionano anche per quanto riguarda la copertura dei posti letto sui fuori sede, mentre Roma e Napoli hanno una copertura limitata. I risultati dell’analisi, nel loro complesso, restituiscono l’immagine di città che creano sinergie con istituzioni e attori differenti. In questo scenario il mercato dell’offerta strutturata di studentati e collegi potrà contare per il prossimo decennio su una domanda annua di oltre 360mila studenti.