Classe '73, professore a contratto all'Università, libero professionista
e vicepresidente uscente, guiderà l'ultimo anno di consigliatura. Come vice
avrà Luca Franceschini, già segretario della Fondazione Architetti.
Un gruppo di lavoro anche sui collegamenti pedonali nel Quartiere 1:
“Prima di realizzare i nuovi parcheggi pensiamo
a far funzionare quelli già esistenti e sottoutilizzati”
Quarantatrè anni, fiorentino, una laurea e un dottorato di
ricerca in Progettazione architettonica e urbana all'Università di Firenze dove
insegna come professore a contratto e un'attività da libero professionista. È
Roberto Masini il nuovo presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze:
vicepresidente uscente, già referente della Commissione “Cultura del progetto”,
riceve il testimone da Egidio Raimondi e guiderà l'ultimo anno di consigliatura
restando in carica fino alla prossima estate, secondo la prassi del rinnovo annuale
dei vertici consolidata dall'Ordine come garanzia di trasparenza e partecipazione.
Come vice avrà Luca Franceschini, anche lui fiorentino, libero professionista e già
segretario della Fondazione Architetti Firenze. La presentazione ufficiale del nuovo
presidente e del vice è in corso adesso alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella
in occasione del consiglio aperto dell'Ordine.
Un presidio costante delle trasformazioni della città e l'ascolto degli iscritti in un
periodo particolarmente difficile per la professione sono i punti da cui, in linea con i
predecessori, prenderà le mosse il mandato di Masini. “Ricorreremo al workshop
progettuale – dice il neo presidente –: uno strumento che da un lato offre ai nostri
iscritti la possibilità di partecipare a un'esperienza formativa che ne accrescerà il
curriculum e la competitività, consentendo loro di creare una rete tra professionisti
di discipline diverse, utile per il lavoro quotidiano, e che dall'altro ci permette di dare
un contributo di idee in merito a tematiche urbanistiche e architettoniche all'ordine
del giorno in città, su cui ci piacerebbe che l'amministrazione attivasse in seguito
concorsi pubblici di progettazione”.
Due i workshop in programma da realizzare entro la fine dell'anno, il primo su
Sant'Orsola. “Dopo aver donato al Comune il progetto per ricostruire i parchi
sull'Arno distrutti dal maltempo, affrontiamo un'altra ferita aperta. Sant'Orsola – dice
Masini – è un luogo stravolto, non può essere recuperata la sua condizione
originaria e pure l'abbattimento, come soluzione estrema, è difficile. C'è sicuramente un problema di sostenibilità economica per qualunque operazione
riguardi la struttura, visto lo stato in cui riversa. Ma a mio parere finora è mancata
un'idea forte per la sua rinascita. Per questo vogliamo metterci al servizio della
città”.
Il secondo laboratorio sarà dedicato alle connessioni pedonali tra il centro storico
e la cerchia fuori dai viali nel Quartiere 1. “Mentre in città si sta pensando ad un
piano di nuovi parcheggi – dice il presidente degli architetti - noi vorremmo
concentrarci su quelli già esistenti e che sono sottoutilizzati non perché inadeguati
ma perché non è stato strutturato un buon collegamento con il centro, come nel
caso del Parterre e piazza Alberti”.
“Continueremo – aggiunge il neopresidente Masini - a promuovere meccanismi che
favoriscano la distribuzione degli incarichi e la qualità della professione come la
rotazione e l'uso dei concorsi”. E per mettere a disposizione degli iscritti strumenti
concreti che ne aumentino la competitività, Masini annuncia che l'Ordine si
impegnerà a sviluppare il meccanismo di accesso ai fondi europei. “Ci attiveremo
con la Regione Toscana – dice – per cercare di risolvere alcune asincronie che
contraddistinguono la nostra professione rispetto al resto d'Europa. Il nostro Paese
era l'unico in cui gli studi professionali, in caso di bandi europei, non erano
assimilabili a vere e proprie imprese. Le uniche eccezioni riguardano i tirocini e la
formazione ma non basta, è indubbio che ciò penalizzi moltissimo piccoli e medi
studi che vogliono crescere”.