Il 10 aprile 2018 è stato presentato il progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Firenze, un intervento di riqualificazione che trasformerà l’area dismessa, da oltre quindici anni in stato di abbandono, in un polo di aggregazione aperto a tutti, connesso e sostenibile, capace di attrarre nuovo pubblico e costituire una piattaforma di crescita per il quartiere e la città sui temi della cultura, dell’artigianato contemporaneo, dell’educazione e del turismo.
L’intervento di rigenerazione urbana da oltre 200 milioni di euro, promosso da una joint venture tra Cassa Depositi e Prestiti, attraverso la sua controllata Cdp Immobiliare, e Aermont Capital, fondo indipendente di gestione degli investimenti specializzato nelle attività immobiliari e correlate, al suo primo progetto in Italia, è lo studio olandese con sede ad Amsterdam Concrete Architectural Associates che prevede per l’area il recupero di una serie di edifici industriali per un totale di circa 100.000 metri quadrati e la loro riconversione in un complesso che ambisce a diventare un centro di attrazione e di aggregazione, in grado di creare nuove opportunità ed estremamente connesso e permeabile, anche grazie alla sua posizione strategica, tra il Parco delle Cascine e Novoli, a ridosso di un Polo Universitario e dell’Ippodromo.
Elemento generatore del progetto, nonché cuore della nuova Manifattura, sarà una nuova piazza coperta situata al centro del complesso che ospiterà al piano terra una food hall concepita come un grande mercato con caffè, luoghi di ristoro, negozi selezionati, spazi per mostre ed eventi. Ai piani superiori, invece, sono previsti ambienti di lavoro informali e aperti secondo la logica del co-working.
Intorno a questo spazio centrale si svilupperà un nuovo quartiere fatto di piazze, vie ed edifici con diverse vocazioni: co-living, ospitalità, residenza privata (fino a 250 appartamenti) ma anche un teatro e un birrificio, oltre a un albergo in stile post-industriale con piscina e giardino, uno studentato, parchi, un teatro e un cinema all’aperto.
Le demolizioni del complesso saranno ridotte al minimo nel rispetto della preesistenza. Gli edifici recuperati di volta in volta, infatti, non rimarranno mai inutilizzati: usi temporanei, anche attraverso un fitto calendario di avvenimenti, permetteranno di renderli fruibili in attesa della loro destinazione finale.
I primi ad entrare saranno gli studenti di Polimoda, scuola di alta formazione nei settore moda e lusso, che entro il 2019 aprirà laboratori di confezione e di maglieria, studi fotografici e un auditorium da 800 persone nell’iconico edificio con l’orologio.
I lavori dovrebbero partire già in estate e concludersi nel giro di tre anni, a seconda delle risposte del mercato.