Un poligono di otto lati irregolari, incastrato nel fitto tessuto gotico del capoluogo dell’Emilia Romagna: il nuovo Auditorium di Bologna di
Renzo Piano accorda, con sagome che rievocano un’immensa cassa armonica, quella porzione centrale della città meglio conosciuta come “Campus delle Arti”. Ultimo tassello di un puzzle costituito da oggetti urbani legati alla dimensione culturale, la nuova concert hall completa il mosaico delle funzioni aggregate nell’area: il museo Mambo di arte moderna, la palazzina Magnani con i suoi dipinti dei fratelli Carracci, la Cineteca, la sede del Dipartimento di musica e spettacolo del Dams e il centro La Salara acquisteranno definitivamente lo statuto di cittadella intellettuale. Tanto che “Bologna, già insignita del titolo di città della musica Unesco, potrà diventare una vera capitale della musica” secondo le parole di Claudio Abbado, celebre direttore della civica Orchestra Mozart. Il maestro ha sviluppato con lo stesso architetto genovese la morfologia del teatro: una sorta di stradivari tramutato in edificio, interamente rivestito in legno così come il suo modello di riferimento, dove le note si espandono secondo una proporzione eccellente. L’acustica permea la sala, la riempie, la pervade, la satura: studiata grazie al giapponese Yasu Toyota, principale della Nagata Acoustics, trasformerà l’architettura nel modello più avanzato al mondo per la qualità sonora raggiunta. Lo stesso sviluppo verticale dell’Auditorium di Bologna asseconda la modalità con cui la musica si propaga nello spazio e la collocazione del doppio ordine di palchi è funzionale all’ottenimento della distanza ottimale dal palco. Lo spettatore, collocato a 15-18 metri dalla fonte del suono, beneficia delle migliori tecniche adottate, così come di una visuale libera in ogni punto al punto che “vedrà non la nuca, ma la faccia degli altri”, per riportare quanto spiegato da
Renzo Piano ai membri della Fondazione Carisbo durante la presentazione del progetto. Ma l’Auditorium di Bologna è una complessa macchina da 50 milioni di euro e la realizzazione delle idee architettoniche è per ora affidata alla concreta possibilità di reperimento fondi nei prossimi anni.