È stato presentato nell’aula magna dell’Università Iuav di Venezia il Rapporto 2020 sul Mercato del Partenariato Pubblico e Privato (PPP) nel Veneto, frutto di una collaborazione fra Cre e l’infrastruttura IR.IDE del Dipartimento di eccellenza di Iuav, in particolare il centro studi Vault dedicato alla produzione di valore nel territorio e nel paesaggio urbano.
Osservare, descrivere, interpretare: queste le azioni fondamentali dell’Osservatorio sul PPP del Veneto realizzato da Iuav/IR.IDE con Cresme, che consente ora di fare il punto sui temi strategici che il territorio Veneto ha privilegiato in termini di partnership pubblico privato negli anni 2002–2019. A questo scopo, l'Osservatorio ha costruito una banca dati, aggiornata quotidianamente dal 2009, che mette a disposizione del pubblico bandi e aggiudicazioni delle iniziative di PPP per opere e servizi pubblici nella regione. Dai dati del Rapporto 2020, Il Veneto risulta essere la seconda regione italiana in termini di PPP, che occupa il 36% della realizzazione di opere pubbliche, per un valore di 11,9 miliardi di euro.“La sostenibilità è oggi un business – ha esordito Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme –, è il nuovo paradigma di riferimento nell’attuale scenario di urbanizzazione che ci fa dire che il XXI secolo è di nuovo il secolo delle città. Non si è mai costruito tanto come oggi. Il mercato delle opere pubbliche è diventato molto complesso, le forme di contratto si sono moltiplicate. Si sta affermando una nuova visione olistica del progetto di pianificazione e trasformazione del territorio, che tiene conto della capacità di lavoro, della qualità della vita, del progetto di futuro. È il ruolo dell’Università e della formazione è fondamentale”. Per Laura Fregolent, delegata alla ricerca Iuav, l’Osservatorio è anche e soprattutto un servizio che l’Infrastruttura IR.IDE dell’Università Iuav di Venezia offre alla collettività: “Il Rapporto è il primo di una serie di report che l’Osservatorio metterà a disposizione della comunità, come impegno nei confronti del territorio, delle amministrazioni e delle imprese che potranno avvalersi del lavoro di ricerca di Iuav”.