ATTUALITÀ

27 maggio 2025

RADICAL FLOWS

Nasce un “patto di garanzia” che coinvolge architetti, università e l’Assessosorato
In un momento di crisi per l’edilizia tradizionale, a Milano nasce Radical Flows, un nuovo movimento di architetti e attivisti – tra cui Mario Cucinella, Carlo Ratti e Alfonso Femia – che punta a ripensare lo spazio pubblico con un approccio partecipativo e sistemico. L’iniziativa coinvolge università, cittadini, ricercatori e studenti per guidare l’amministrazione verso una città più verde, sicura e vivibile.
Quartieri universitari come laboratori urbani
L’obiettivo è quello di “ricucire” il tessuto urbano, valorizzando connessioni esistenti e potenzialità inespresse. Al centro ci sono gli studenti – oltre 200 mila, di cui il 40% fuorisede – e sette aree universitarie che diventeranno poli di sperimentazione: i campus verranno aperti fisicamente alla città, diventando spazi condivisi.
Il progetto è già stato accolto positivamente dai principali atenei milanesi (Statale, Bocconi, Naba Nuova Accademia di Belle Arti, Iulm) e prevede laboratori a partire da quest’estate, in linea con il nuovo Piano di Governo del Territorio e il suo Atlante dei Quartieri.

Le sette aree strategiche includono:
•    Guastalla–Porta Vittoria (dalla Statale alla futura Beic)
•    l’area tra i Navigli, Porta Lodovica e il Villaggio Olimpico (dove sta sorgendo il più grande studentato d’Italia) .
•    Sant’Ambrogio–Porta Vercellina (dalla Cattolica a piazza Napoli e a piazza Po)
•    Bovisa–Farini (dal Monumentale al Politecnico)
•    Greco–Pirelli (attorno alla Bicocca e allo scalo ferroviario in via di rigenerazione)
•    Expo–Mind (dalla Bovisa a Quarto Oggiaro fino ai terreni Mind a Roserio)