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26 ottobre 2018

Pubblicata dall'Agenzia delle entrate la guida sulle «agevolazioni fiscali per il risparmio energetico»

Il documento fa il punto su tutte le agevolazioni dell’ecobonus, in attesa delle novità sullo sgravio che saranno introdotte dalla prossima manovra di bilancio.
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi; acquisto e posa in opera di generatori d'aria calda a condensazione; acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (fino a un limite massimo di detrazione di 100.000 euro). Questi gli interventi sui quali è possibile ottenere la detrazione fiscale fio al 65% fino alla fine di quest’anno, senza considerare le novità sull’ecobonus che saranno inserite nella manovra di bilancio.

Confermata la proroga per tutto il 2018 della detrazione Irpef/Ires per l'efficientamento energetico degli edifici nella misura del 65% per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2018, nei limiti di detrazione massima previsti per ciascun tipo di intervento agevolato, e confermato anche lo sgravio, fino al 31 dicembre 2021, del 70%/75% per gli interventi di riqualificazione energetica realizzati su parti comuni condominiali (con limite massimo di spesa, per questi ultimi di 40mila euro sui cui calcolare la detrazione per ciascuna unità immobiliare che compone l’edificio).

L’ecobonus ordinario al 50% si applica invece ai seguenti lavori: acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi; acquisto e posa in opera di schermature solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza (almeno in classe A).

Recentemente l'Agenzia delle Entrate è intervenuta anche sul tema dell’ecobonus precisando che la detrazione è applicabile anche ai sistemi di accumulo collegati all’impianto fotovoltaico. La “batteria” della casa, dice in sostanza l’Agenzia delle Entrate, può essere oggetto dell’agevolazione solo nel caso in cui «l’installazione del sistema di accumulo sia contestuale o successiva a quella dell'impianto fotovoltaico configurandosi, in dette ipotesi, come un elemento funzionalmente collegato allo stesso ed in grado di migliorarne le potenzialità. In ogni caso il limite di spesa ammesso alla detrazione (attualmente pari a euro 96.000) rimane unico e riguarda sia l'impianto fotovoltaico che il sistema di accumulo».

Sempre in tema di energie rinnovabili, un’altra novità riguarda le caldaie alimentate con biomassa nel regime di agevolazioni del conto termico. Dal primo gennaio prossimo le istanze relative a caldaie o stufe a biomasse saranno accettate solo se corredate dalla certificazione ambientale del generatore di calore rilasciata da un organismo notificato a seguito della richiesta da parte del produttore. La certificazione sarà richiesta anche per il prossimo aggiornamento del “catalogo apparecchi”, cioè l’elenco contenente apparecchi, macchine e sistemi, identificati con marca e modello, per la produzione di energia termica utilizzato per semplificare la procedura di accesso agli incentivi previsti dal nuovo conto termico.