PROGETTARE CON LE INTELLIGENZE ARTIFICIALI

Nei primi capitoli è possibile trovare tutto ciò che serve per iniziare subito a sperimentare con Midjourney: tutorial semplici, esempi visivi, mini case study. Elementi che accompagneranno il professionista della creatività dalla prima richiesta testuale ("prompt") fino a immagini capaci di stupire, emozionare e comunicare efficacemente il progetto. Questa parte del libro è stata pensata per essere un laboratorio creativo; un luogo dove sia possibile "sporcare subito il mouse". Apprendendo, velocemente, a dialogare con l'intelligenza artificiale generativa. Il nostro obiettivo è che si possa subito vivere quell’emozione unica che deriva dal vedere tangibilmente una propria idea – appena accennata – prendere vita sotto i propri occhi. Concretizzandosi in qualcosa di visibile, affascinante, emozionante. Vogliamo che sia possibile comprendere, immediatamente, cosa significhi progettare con l'IA generativa tramite Midjourney. Quali i vantaggi. Ma anche i limiti e le potenzialità straordinarie di questa tecnologia rivoluzionaria e della sua piattaforma di punta, per il settore dell’architettura e del design contemporaneo (il futuro è già oggi).

Se nella prima parte del libro gli autori hanno focalizzato l'attenzione su come utilizzare Midjourney per sviluppare i concept di architettura o interior design, nella seconda parte si potrà apprendere a utilizzare l'intelligenza artificiale generativa per essere sé stessi nella versione più introspettiva. Per evolvere, cioè, come progettista. Per aprirsi a una nuova sensibilità creativa; per cogliere la profondità della trasformazione culturale e professionale che stiamo vivendo. È una sezione in cui viene esplorato cosa significhi davvero diventare un architetto o designer AI-Powered. Attraverso riflessioni, esplorazioni psicologiche e metodologiche del processo creativo. Vogliamo far percepire, cioè, che lavorare con l’intelligenza artificiale generativa non è solo una questione tecnica o tecnologica. Ma è una trasformazione profonda e radicale del modo stesso di pensare, immaginare e creare degli architetti e dei designer. In questa parte vorremmo far sentire anche tutta la responsabilità che si ha come progettista: quella di preservare l’unicità umana, la sensibilità artistica, la capacità critica e riflessiva. In un contesto in cui la macchina potrebbe facilmente sedurre con la rapidità e la bellezza - apparentemente senza sforzo - delle sue creazioni. È qui che gli autori invitano a rallentare il passo, a riflettere su cosa voglia dire creatività sintetica, su quali saranno le competenze umane necessarie domani. E su come possiamo rimanere autenticamente noi stessi in un mondo sempre più dominato dalla collaborazione uomo-macchina.