La firma su un Protocollo d'intesa fra Ordine degli Architetti PCC di Roma e provincia e Banca di Credito Cooperativo di Roma che sostiene le start up degli studi di architettura in modo concreto, consentendo ai giovani architetti di avviare o consolidare l'accesso alla professione. Un accordo per i professionisti consolidati, al fine di investire per riposizionarsi sul mercato. Questi gli obiettivi dell’accordo sottoscritto al margine del Convegno "Start up degli Studi di architettura" organizzato dalla Consulta giovani Architetti di Roma, che ha visto una presenza record di professionisti.
Conseguenza diretta dell’accordo è la costituzione di tavolo tecnico di lavoro fra architetti e Banca che inizierà, entro novembre, il lavoro per selezionare i primi 15 giovani architetti che potranno ricevere in prestito 2000 euro da restituire in 18 mesi per avviare la loro attività professionale. Basterà solo essere iscritti all'Ordine da più di un anno per poter presentare la domanda.
Il tavolo tecnico dovrà anche valutare la possibilità di avviare una seconda parte di convenzione creditizia per la concessione di una finanziamento sino a 50.000 euro, restituibile in 10 anni ad un tasso fisso del 7 per cento a professionisti consolidati che intendono rinnovare i loro studi e gli strumenti a loro disposizione. Le condizioni per poter accedere a questo finanziamento sono particolarmente vantaggiose: la somma verrà erogata senza richiesta di garanzie ipotecarie ma dietro presentazione di un Business Plan.
Sarà impegno della commissione della Consulta Giovani Architetti di Roma, capitanata dall’Architetto Mario Arcidiacono e dal Vice Presidente dell’Ordine Architetti l’Architetto Alessandro Ridolfi, valutare la congruità dei candidati e del loro Busines Plan per l’idoneità di presentazione alla Banca.
Le nuove forme della professione e alternative di finanziamento.
"La Banca di Credito Cooperativo di Roma - commenta Francesco Petitto, Direttore Area Rete e Commerciale della BCC di Roma - nasce dalla condivisione di valori di solidarietà presenti nella cultura del suo territorio. La storia del Credito Cooperativo è generata dall’esigenza di risolvere problemi che altri intermediari creditizi non hanno voluto o saputo risolvere. Per questo professionisti e PMI trovano storicamente nel nostro istituto la figura della banca di riferimento, la Main bank della tradizione anglosassone".
"Questo accordo - commenta Alessandro Ridolfi, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti di Roma - rientra in un pacchetto di misure che l'Ordine di Roma sta mettendo in campo per sostenere la professione in un momento di crisi. Si aggiunge allo Sportello per il recupero crediti, aperto già da qualche mese, e si somma all'intensa attività di formazione per aggiornare gli strumenti a disposizione degli architetti e proiettarli verso una maggiore internazionalizzazione".