L’aumento è nella misura del 4,5% ed è stato deciso dal Comitato Nazionale dei Delegati.
Il Comitato Nazionale dei Delegati nella riunione di ottobre ha deliberato l’aumento di 3 punti percentuali del tasso annuo di capitalizzazione dei montanti contributivi individuali, da applicare nel calcolo della pensione per gli anni 2014 e 2015. Il CND ha così reso operativo quanto previsto dalla Riforma (art. 26.6 del RGP 2012), che rende possibile rivalutare la percentuale del tasso ogni due anni con parte del rendimento realizzato sul patrimonio della Cassa nel rispetto della sostenibilità di lungo periodo.
L’incremento al 4,5% - subordinato alla valutazione dei ministeri vigilanti ed applicabile quindi solo dopo l’approvazione - costituirà un importante adeguamento del tasso di capitalizzazione, che Inarcassa calcola sulla variazione media quinquennale del monte redditi degli iscritti (del c.d. ‘Pil Inarcassa’, e non del Pil nazionale) e con un valore minimo pari all’1,5% che, si ricorda, la previdenza pubblica non garantisce (il tasso 2014 da calcolo stimato per le prestazioni Inps sarà del -0,2%).
Queste modalità di rivalutazione dei contributi sono peculiarità del metodo di calcolo contributivo ‘proprio’ di Inarcassa, che consente margini di azione a garanzia della solidarietà e dell’equità infra e inter generazionale. Il passaggio al contributivo non ha modificato infatti il regime di finanziamento del sistema previdenziale della Cassa, che rimane a ripartizione (pay-as-you-go) e che consente, sempre nel rispetto della sostenibilità di lungo periodo, importanti interventi assistenziali - quali la pensione minima (non più esistente nel mondo della previdenza pubblica), subordinata alla prova dei mezzi - e supera il principio di “corrispettività” fra contributi e prestazioni tipico del metodo contributivo in un finanziamento a capitalizzazione. (http://www.inarcassa.it/site/home/articolo6475.html)