Il Consiglio Nazionale degli Architetti comunica con soddisfazione il risultato della sentenza del Consiglio di Stato 12/2014 del 9 gennaio, in cui si afferma in via definitiva che per immobili di interesse storico ed artistico le prestazioni professionali inerenti il restauro sono di competenza degli Architetti, in particolare per la DL ma tanto più, evidentemente , per i progetti.
Sottolinea l'impegno diretto espresso nella circostanza e soprattutto l'importanza di aver sostenuto un principio che va oltre le questioni di mera competenza ai sensi di legge, affermando un principio di carattere culturale, strettamente connesso alla nostra specifica preparazione didattica, che ci prepara a tutelare il patrimonio monumentale del Paese, trattandosi di "....scelte culturali connesse alla maggiore preparazione accademica conseguita dagli architetti nell'ambito delle attività di restauro e risanamento ...".
La sentenza naturalmente non nega la possibilità che altri professionisti tecnici partecipino ai restauri, in una logica di sinergia di saperi e competenze, ma rimane obbligata la responsabilità e il coordinamento dell'architetto.
Altrettanto importante appare la chiarezza fatta dal Consiglio di Stato sulla supposta equiparazione di architetti e ingegneri, per il tramite delle Direttive comunitarie, che viene invece esclusa .
Il CNAPPC si impegna ad inviare a breve una comunicazione formale a tutte le Soprintendenze d'Italia perché siano informate della sentenza e svolgano i doverosi compiti di vigilanza sulle
competenze relative alle attività professionali riguardanti i beni vincolati.
http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/notizie/dettaglio/7210-il-restauro-degli-immobili-storici-compete-agli-architetti