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5 luglio 2019

Presentata al Rebuild di Milano la ricerca di Assolombarda

Mix edilizia e industria al servizio di una trasformazione condivisa dell'ambiente costruito.
La premessa parte dalla considerazione che Milano è l’unica città d’Italia presa in considerazione dalla maggior parte di operatori e investitori immobiliari internazionali, con un laboratorio attivo sul versante dell’ambiente costruito, dalle trasformazioni urbane degli ex-scali ferroviari e le ex aree Falck di Sesto San Giovanni fino al Mind.

La ricerca, realizzata da Assolombardia con il contributo dello Iuav (curatore scientifico Ezio Micelli) e presentata lo scorso 27 giugno 2019 al Rebuild, conferma che il contributo delle imprese del territorio alle trasformazioni della città sono anche un contributo alla «rigenerazione urbana in quanto fattore fondamentale per garantire la competitività di Milano con le altre città emergenti nel mondo».   

Il Vicepresidente di Assolombardia Stefano Venturi dichiara: «Il tessuto imprenditoriale dell'area milanese dispone di grandi capacità e competenze nello sviluppo di prodotti e servizi ad alto valore di innovazione, che possono essere messi a sistema e trovare un naturale mercato di sbocco nelle grandi trasformazioni immobiliari e nei progetti di rigenerazione diffusa sui nostri territori».

Il primo punto della ricerca vuole essere al servizio di un coinvolgimento del maggior numero possibile di imprese del territorio. Questo percorso tiene ovviamente conto della presenza sempre più crescente della digitalizzazione che, applicata non solo al processo edilizio e alla catena delle forniture, ma anche nella gestione, rende possibili nuovi modelli di business.

Il secondo punto della ricerca di Assolombarda riguarda invece il ruolo delle imprese come operatori in grado di intercettare e interpretare la domanda di servizi, idee, ambienti, stili di vita, e di rispondere alle comuni sensibilità e aspirazioni verso una maggiore efficienza energetica, un rapporto più felice e inclusivo con l'ambiente urbano, un minore utilizzo di risorse fossili e un più avanzato sistema di mobilità.
 
Vengono anche affrontate alcune criticità che possono ostacolare il percorso delle rigenerazioni urbane come l’isolamento delle imprese che spesso non colgono le potenzialità delle possibili connessioni orizzontali capaci di riorganizzare la filiera produttiva, dovuto alla passata cultura industriale “analogica”.



Nelle immagini della gallery i progetti illustrati nel corso della manifestazione.