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11 dicembre 2023

POP HUB A ROZZANO (MI) - 967arch e Atelier(s) Alfonso Femia

Una piazza, un mercato, un parco: tre elementi in grado di trasformare il paesaggio urbano e creare occasioni di aggregazione e scambio sociale. Sono questi “i tre strumenti” di comunità che, attraverso il progetto degli studi 967arch e Atelier(s) Alfonso Femia, contribuiranno a realizzare un baricentro sociale, un’ideale situazione di condivisione a Rozzano.
L’intervento si colloca nel centro cittadino, tra la piazza del Comune e via Mimose, una delle strade che si snodano tra i vari condomini di Rozzano. In quest’area intermedia, in-between space nel linguaggio urbanistico, il progetto prevede la realizzazione di un edificio di unità commerciali e di spazi pubblici che mettono in connessione la chiesa di S. Angelo e la piazza del Municipio; il completamento dei lavori è previsto per dicembre 2026.
Cesare Chichi, Stefano Maestri / 967arch e Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia, uniti dalla convinzione che l’architettura si alimenti dal racconto dei luoghi, dall’energia, dall’ascolto della comunità che li vive, in accordo con l’Amministrazione Comunale di Rozzano che ha affidato loro l’incarico, hanno sviluppato un progetto per il centro cittadino, “fatto” di osservazione, analisi e contaminazioni e che prescinde da qualunque discorso stereotipato sul degrado fisico e sociale delle aree metropolitane.
Rozzano è un comune dell’hinterland milanese, con una storia importante che oggi è un’eco lontana, una memoria remota schiacciata da quella più recente, caratterizzata dal progressivo impoverimento del tessuto sociale che ha portato con sé degrado, emarginazione e devianza.  Causa  l’incremento della popolazione, nell’ordine del 4221 per cento (fonte: censimento del 1971), diretta conseguenza della realizzazione, negli anni Sessanta del Novecento, del quartiere di edilizia economica popolare.

IL PROGETTO PER UN PAESE SENZA CENTRO
Il progetto nasce dalla volontà dei due studi 967arch e Atelier(s) Alfonso Femia di trasformare una piccola scala di progetto in un’importante occasione di rigenerazione sociale e urbana per la comunità, ma anche per il singolo individuo.
Nell’area centrale di Rozzano ci sono il Municipio, le scuole e due parchi pubblici per 350mila metri quadrati di verde complessivi. Non ci sono riferimenti storici preesistenti, tutto è provvisorio da sempre, le strutture prefabbricate temporanee sono state sostituite, a fine vita, da altre temporanee che si sono perpetuate nel tempo.
La forma dello spazio si presta naturalmente ad agevolare la connessione tra la sede comunale, il parco urbano e la chiesa parrocchiale S. Angelo, funzioni ora separate fisicamente dalle esistenti strutture commerciali e dalla viabilità locale di via Mimose.
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio commerciale e una pensilina circolare che tiene uniti i volumi, le aree di attività e gli spazi aperti.
Gli spazi pubblici aperti saranno suddivisi secondo tre livelli di attività: la corte circolare interna, la piazza della chiesa e il parco rettilineo che traccia il percorso da piazza del Municipio a via delle Mimose; ogni spazio avrà una sua funzione urbana e sociale distinta, ma i tre ambiti si intersecheranno.
Connessioni multiple e una successione di spazi fruibili a diversi livelli sono chiave progettuale per creare una relazione empatica tra il Municipio, il verde e i nuovi innesti.
Il mercato si svilupperà su un unico piano, a ridosso del supermercato esistente, lungo una fascia a sviluppo variabile, dapprima rettilinea poi circolare, intorno a una corte di 42 metri di diametro, della piazza antistante la chiesa.
I volumi saranno scanditi da spazi aperti e raccordati da una pensilina in cemento a vista, sorretta da pilastri circolari, che determinerà una corte interna e tre percorsi verso le direzioni principali: la chiesa, la nuova piazza, che anticiperà l’apertura maggiore, e l’altra verso il Comune e piazza Foglia.

UN LUOGO PARLANTE
Il progetto cala l’architettura dello spazio urbano nella complessa dimensione collettiva di Rozzano, aprendo la sua realtà alle comunità artistiche, individuando spazi fisici dedicati alla musica ed alla street art.
La facciata in lamiera microforata, immaginata nel progetto complessivo per rivestire il fronte cieco del supermercato, volume di confine dell’intervento, sarà pitturata con una vernice lavabile e anti-graffio, resistente ad atti di vandalismo, sorta di “tela urbana” per artisti, ma anche parete per proiezioni. La corte interna potrà essere utilizzata per spettacoli o piccole pièces teatrali.
Lo spazio sotto la pensilina sarà luogo ideale per mercatini ambulanti o piccoli eventi.

ECO-COERENZA DEL PROGETTO
Particolare attenzione è stata dedicata al progetto del parco: verranno conservati gli alberi esistenti e creata una dinamicità ecologica nuova attraverso azioni di ripiantumazione. Verranno realizzati giardini della pioggia (rain garden), richiamo alla storia culturale e agricola.
Un sistema di pavimentazioni discontinue ridurrà le quantità d’acqua da regimentare, mitigando l’isola di calore nei mesi estivi. Le pavimentazioni saranno in parte in calcestruzzo drenante in grado di filtrare l’acqua, in parte in mattonelle in cemento per le aree pedonali pavimentate e infine, in mattonelle in cemento alternate con strato vegetale nei passaggi pedonali in aree verdi.
Vai alla scheda dello studio di progettazione: 967 ARCHITETTI ASSOCIATI | ATELIER(S) ALFONSO FEMIA (AF157)