Il grande complesso di oltre 11.000 m2, le cui origini risalgono al Medioevo e raccontano l’evoluzione della società modenese, si appresta ad essere sottoposto ad un importante lavoro di trasformazione urbana.
L’associazione temporanea di imprese, con a capogruppo Politecnica Ingegneria ed Architettura, con Studio IT'S,Studio Calvi, Ingegneri Riuniti, Studio Mattioli - Antonio Paone e MR Energy Systems, ha infatti ottenuto l'incarico dall’Agenzia del Demanio per dare nuova funzione e struttura al Palazzo delle Finanze di Modena, un complesso monumentale nel centro storico della città.
La riqualificazione del Palazzo costituisce un progetto di grande importanza per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Modena e rappresenta un'opportunità per il miglioramento della qualità urbana della città. Esso, infatti, si concentra sul ripensamento delle due corti interne, intese come fulcro del lavoro con il duplice obiettivo di rileggere l'asse che le unisce e ricollegare il Palazzo al sistema delle vie e dei vuoti del centro storico della città.
Situato nel centro storico di Modena, il Palazzo delle Finanze, noto anche come “Palazzo del Principe Foresto”, è oggetto del piano di razionalizzazione dell'Agenzia del Demanio, che prevede non solo la sua ristrutturazione, ma anche la sua riconversione funzionale, destinandolo a ospitare diverse articolazioni del Ministero dell’Interno. Il progetto includerà la revisione della morfologia della facciata e la riorganizzazione degli spazi vuoti che lo caratterizzano al fine di creare una sequenza organica di spazi. In questo modo, il Palazzo diventerà un elemento integrante del tessuto urbano, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico della città e migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti.
L’intervento coniuga il rispetto delle tradizioni con l'innovazione e la sostenibilità ambientale, grazie all’applicazione del protocollo GBC Historic Building® di GBC Italia.Il protocollo premia le scelte di conservazione e restauro dell’edificio oltre alle strategie progettuali attuate per il risparmio idrico ed energetico e il miglioramento della qualità dell’ambiente interno e della sostenibilità del sito.Ad ogni livello,materiali naturali, come la pietra e il legno, genereranno atmosfere omogenee e accoglienti.Alcuni dei materiali esistenti, inoltre, verranno puntualmente recuperati e reimpiegati inuna nuova disposizione. I prospetti esterni dell’edificio, su cui si sonostratificati negli anni elementi di carattereeterogeneo, fungeranno da palinsesto,dal quale far riemergere i segni preesistenti e sucui sovrascrivere i nuovi elementinecessari alprogramma funzionale, in una sintesi di linguaggioin grado di esprimere tutti i tempi del Palazzo.L’inizio dei lavori è previsto entro giugno 2024, non appena verrà selezionata l’impresa per la realizzazione dell’opera, la cui consegna alla città avverrà alla fine del 2026.