“Costruire la pace”, compito arduo quello dell’edificare fermamente una condizione di condivisa stabilità che derivi da una distribuzione equa delle risorse, dei servizi, delle possibilità, delle fonti. Un tema non certo nuovo ma che Pilosio, grazie all’istituzione della terza edizione del premio “Costruire la Pace 2013” cerca di affrontare con una consapevolezza inconsueta e con l’ambizione di un obiettivo concreto e fortemente realistico, definito e determinato nei termini e nel programma. La costruzione della pace può partire proprio dal ramo dell’edilizia che, secondo le parole dell’amministratore delegato della società Dario Roustayan, “deve mirare a creare un network tra gli attori del settore per gettare le basi di un futuro in cui ci siano le condizioni per lo sviluppo sostenibile della società. La grande sfida è collegata al deficit di infrastrutture per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo e sarà proprio questo il vero driver della crescita futura non soltanto per Pilosio ma dell’intero campo delle costruzioni”. L’architettura, quindi, come segno di pace che riesce a coniugare investitori, produttori, progettisti, utenti e che deve garantire qualità a tutti i livelli. E’ questo lo spirito che ha portato alla decisione del britannico Cameron Sinclair quale vincitore del terzo premio istituito dalla società di Udine, consegnato il 17 aprile 2013 durante la manifestazione fieristica Bauma 2013 di Monaco di Baviera: forza motrice del progetto “Architecture for Humanity”, il designer coordina un network globale di architetti professionisti che operano in tutto il mondo per portare comfort, sostenibilità e sviluppo nelle aree più difficili del pianeta, dando supporto ai più bisognosi.