Un incubatore di verde che si snoda per tre chilometri, dal centro alla zona mare Barcola, passando per Porto Vecchio: il nuovo Parco lineare a Trieste, disegnato da Atelier(s) Alfonso Femia, traccia un segno deciso che trasforma un brano di città e l’idea stessa di waterfront portuale urbano.
Il percorso si estenderà tra la seconda e la terza fila dei magazzini del Porto Vecchio. Il progetto prevede una connessione sia a sud con il centro di Trieste, sia a nord con il parcheggio Bovedo. Il tracciato del nuovo parco asseconderà le tracce dei binari e degli scartamenti, mentre le geometrie cilindriche degli scambiatori ferroviari definiranno il disegno delle piazze, determinando gli incroci. Su questo concept progettuale, si innesta il percorso ciclo-pedonale. Sono quattro le aree di competenza progettuale: l’asse lineare di collegamento tra la rotonda e il parcheggio di Barcola e la stazione Bovedo; la piazza della stazione Vecchio Porto e la sua propaggine nord della ex locanda piccola; il boulevard dell’asse Natura che si snoda tra le testimonianze storiche; la piazza della stazione Trieste e la connessione del Porto Vecchio con il centro storico di Trieste. Il progetto è orientato alla sostenibilità ambientale, anche con riferimento all’efficientamento energetico, alla mobilità e agli aspetti edilizi: il Parco Lineare è un’occasione di riqualificazione urbana e insieme opportunità di valorizzazione del trascorso storico, simbolico e identitario.
CONNESSIONI SOSTENIBILI E IL PROGETTO DEL PAESAGGIO
Il progetto del Parco Lineare è orientato alla riduzione del consumo di energia del consumo di suolo e acqua, del risparmio energetico e della resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici. Sotto l’aspetto paesaggistico lo snodo del Parco avverrà mantenimento gli assi del rapporto con il mare con gli assi dei moli e la città. Verrà realizzata una sequenza di spazi verdi sostenuti dalla struttura longitudinale dei percorsi, sul tracciato dei binari. Cuore del progetto sei aree paesaggistiche orientate a favorire la condivisione spaziale, contenute da due specchi d’acqua sulle teste: il canneto; il cretto fiorito - il giardino minerale,_lo spacca pietre, le colline, il labirinto; i prati; la landa del sommaco , l’acqua affiorante. Le stazioni della cabinovia poste ai due estremi dell’asse definiscono la fine del percorso, determinano la fine fisica del Parco Lineare.
CONNESSIONI BLU
L’acqua è il grande elemento che connette, appare e scompare lungo la linea del parco. Una linea d’acqua corre lungo tutto l’asse tra i due laghetti, agli estremi del percorso, a volte visibile a volte sotterranea. L’acqua sotterranea collega il tracciato con un sistema misto di canalizzazione, recupero, depurazione e ricircolo delle acque piovane, di acquedotto e di falda. Fontane e un sistema di chiuse e cascatelle sono posizionate lungo le undici vasche
CONNESSIONI VERDI
Per aumentare la valenza ecologica, la vegetazione prevalente è mista di latifoglie. Le specie arboree sono autoctone per garantire massima naturalità̀. Gli interventi progettati potranno innescare dei processi evolutivi della vegetazione, che acquisteranno nel tempo sempre maggiore autonomia. Su 31.829 metri quadrati di superficie totale, verranno recuperati 30 000 metri quadrati di superficie drenante. Verranno piantumati 700 alberi di prima seconda e terza grandezza e selezionate 13 varietà di specie arboree. Allo sport verranno dedicati 3500 metri quadrati, alle superfici d’acqua 2450 metri quadrati.
GLI ASSI PROGETTUALI
Il Parco Lineare si sviluppa in momenti progettuali significativi:
● L’asse barcolano - lungo la fascia compresa tra i bagni a mare e l’area dei campi sportivi a est - con pista pedonale, pista ciclabile doppio senso di marcia e una pista di servizio. Lo spazio residuale a verde darà ombra e definizione ai percorsi.
● Tra la locanda Piccola e il giardino della piazza della stazione Porto Vecchio, il progetto prevede un intenso sistema di relazione che concilia il viale del nuovo Parco naturale, le provenienze dal viale monumentale e dal tessuto cittadino a est. La Locanda Piccola con il suo giardino sarà la porta di accesso al Parco, con funzioni di info point, orientamento, espositivo e tutto quanto serva a garantire l’accoglienza, al Porto Vecchio.
● La piazza triangolare, che è attualmente un parcheggio a raso, verrà trasformata in area completamente pedonale. La geometria della stazione Trieste, attraverso il mantenimento e la valorizzazione degli scambiatori ferroviari esistenti, sarà cuore della piazza, determinandone i flussi pedonali. Nelle aree ridisegnare troveranno ideale collocazione differenti attività, il verde inaccessibile, l’acqua, lo sport, le fioriture.